lunedì 18 luglio 2016

Il punto del lunedì - 18 luglio

Weekend abbastanza nervoso quello che è appena passato. Non che avessi un motivo particolare, ma tante piccole cose che mi frullavano in testa.

Mercoledì sera c'era una mini festa al mio paese e ho fatto un giro con un'amica e i suoi figli. Non so, è stata tutta l'atmosfera, il vedere tutte ste famiglie attorniate da bambini.. mi ha messo un'incredibile amarezza addosso. Mi sarebbe piaciuto avere dei figli, e sebbene non sia ancora "biologicamente fuorigioco", ormai è quasi ridicolo pensare di averne. Eh, se ripenso a come avrei voluto la mia vita e a quella che invece ho, ci sono cose di cui sento la mancanza e che purtroppo non posso cambiare. Fa malissimo... e anche se provo a non pensarci per cercare di tirare avanti, prima o poi qualcosa mi riporta prepotentemente a farmi stare male.

Giovedì ho pranzato con una carissima amica che, purtroppo, riesco a vedere saltuariamente. Ha perso più di 30 chili. Sono un po' scettica sulla dieta che le hanno proposto, ma sono ovviamente contenta per lei. So bene come ci si sente, fisicamente e moralmente, quando non si ha tutto questo grasso addosso. Cavolo, nel giro di dieci anni ho preso su quasi 40 chili.. mi porto addosso un'altra persona insomma. Ma non ho la forza adesso per mettermi a dieta, mi dispiace non lo affronto un sacrificio così grande. Non affronto il fatto che sarebbe per tutta la vita, perchè appena mollo (e ne ho fatte due di diete, seguita da specialisti ovviamente) appena mollo recupero più del doppio di quello che ho perso. Non ce la faccio a non pensare che sarebbe un nuovo fallimento. E quando sono proprio costretta a guardarmi allo specchio, mi giro dall'altra parte. Non risolve il problema, ma i miei limiti li conosco e preferisco nascondermi agli occhi di chiunque.
Le diete sono fatte per chi ha grandi motivazioni e un briciolo di serenità. Non ho nessuno dei due al momento. Oltretutto, mi chiedo quanto influiscano su tutta la situazione le medicine che ho preso e che devo ancora prendere...

Ho anche scoperto che due miei ex capo scout, sposatissimi fino al divorzio, hanno ottenuto l'annullamento del primo matrimonio. Mah. Sono cose che mi lasciano basita. Non il divorzio, ovviamente, quello può "capitare", posso capirlo, d'altronde non ho mai capito come lui potesse stare con lei.. ma i gusti sono gusti.. Ma l'annullamento mi fa veramente cadere le braccia. Se pensate che vent'anni fa questi due ragazzi diffondevano l'idea della famiglia e dell'amore che tutto può e cose del genere.. beh ora cosa dovrei dire? Dovrei fingere di non essere stata tra gli invitati del primo matrimonio? Dovrei far finta che non sia mai successo? Guardate, il problema non è nemmeno l'annullamento in sè... ma è proprio il "da che pulpito" arriva la cosa. Per carità, la gente matura, e ci può anche stare che poi uno che, tutto sommato crede in Dio, ci tenga ad avere un matrimonio valido come sacramento. E probabilmente, Dio è infinitamente grande nel comprendere la situazione. Ma qui non parliamo di Dio bensì del potere dei soldi...

Ma basta, sono poi sfoghi che non interessano a nessuno di certo. 

Creativamente, la settimana passata è stata un po' come l'umore: altalenante.
Ho fatto qualche esperimento, principalmente con l'uncinetto e le perline. Sono abbastanza soddisfatta. Non totalmente, ma abbastanza.

Per quanto riguarda la mia stola, sono andata un bel po' avanti. Mi mancano "solo" una parte di pizzo e poi la parte a legaccio di chiusura. Però... eh c'è un grosso però... venerdì sera, alla Fiera di Zola, sono passata a salutare Catia, la quale mi ha detto che quel cotone lì l'ha finito, anzi, l'ha proprio usato per finirlo perchè è stanca dopo tanti anni che lo vende e non pensa di riprenderlo. Orrore!! Si prospetta il terribile scenario che non riesca a finire la stola!!! A casa ho solo due gomitoli... e temo non siano sufficienti a finire entrambi i pezzi che devo fare... sigh!! Non ci posso credere!! Ci sto lavorando come una matta per quello, per vedere di che "morte morire"...



Per il resto, ho duemila idee che mi rimbalzano in testa. Quando lavoro a maglia, soprattutto, la testa rimane abbastanza libera per pensare, e così mi balzano in testa progetti che voglio provare e ne prendo nota, altrimenti poi me li dimentico. Mi sono anche fatta portare alcune cialde usate della nespresso... per il momento sono in lavaggio... 

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