martedì 30 agosto 2016

Inside Out



Regia: Pete Docter - Disney Pixar 
Anno di uscita: 2015 

Riley è una bambina di undici anni del Minnesota, nella cui mente vivono cinque emozioni: Gioia, Disgusto, Paura, Rabbia, e Tristezza. Le cinque emozioni dirigono la mente di Riley all'interno di un Quartier Generale, agendo su una consolle piena di pulsanti. Ogni volta che un'emozione agisce, nasce un ricordo, dall'aspetto di una piccola sfera dal colore dell'emozione che lo ha causato. La maggior parte dei ricordi viene spedito poi nella Memoria a Lungo Termine, mentre quelli più importanti, detti Ricordi Base, rimangono nel Quartier Generale, dove agiscono sulla mente della bambina definendone la personalità. I cinque Ricordi Base di Riley sono tutti felici (dorati) e alimentano cinque Isole della Personalità: la Famiglia, l'Onestà, la Stupidera (ossia la propensione per le buffonate), l'Hockey e l'Amicizia. 
Un giorno, la famiglia di Riley è costretta a trasferirsi dal Minnesota a San Francisco a causa del lavoro del padre, e Riley non può fare a meno di essere delusa nel vedere la nuova casa, anche se Gioia tenta comunque di mantenere alto l'umore della ragazza. In ciò è ostacolata da Tristezza, che inizia a sentire l'impulso di toccare e rendere tristi (blu) i ricordi risalenti al Minnesota, ogni volta che questi vengono proiettati nella mente della ragazza. Il primo giorno di scuola, Riley viene invitata a presentarsi alla classe e quando l'insegnante le chiede del Minnesota, Tristezza tocca i ricordi gioiosi della ragazza facendola cedere alla nostalgia per i tempi felici trascorsi nel Minnesota. Ciò porta alla nascita di un nuovo Ricordo Base, il primo Ricordo Base triste. Inorridita, Gioia cerca di impedire che il nuovo ricordo prenda posizione insieme agli altri, mentre Tristezza cerca di fermarla, ma finiranno entrambe catapultate fuori dal Quartier Generale, insieme a tutti i Ricordi Base. Senza più Ricordi Base nella postazione, le Isole delle Personalità si spengono, diventando grigie. Riley rimane vittima della Rabbia, del Disgusto e della Paura che inutilmente cercano di mantenere felice la bambina provando a impersonare Gioia, rendendo invece Riley irritabile e indisponente, mentre una ad una le Isole della Personalità iniziano a crollare nel Baratro della Memoria. Nel frattempo, Gioia e Tristezza sono catapultate nella Memoria a Lungo Termine, un archivio di scaffali colmi di ricordi, cercando una strada per il ritorno. Fra gli scaffali incontrano Bing Bong, l'amico immaginario di Riley quando era bambina, con cui tentano di raggiungere il Treno dei Pensieri per arrivare al Quartier Generale. Gioia cerca di raggiungere il Quartier Generale da sola, impedendo a Tristezza di seguirla, ma, in seguito al crollo di una delle Isole della Personalità, si ritroverà nel Baratro della Memoria insieme a Bing Bong. In preda allo sconforto, Gioia inizia a osservare nostalgicamente i vecchi ricordi di Riley, fino a trovarne uno che lei aveva sempre ritenuto felice, ma che in realtà inizia come triste, per poi diventare gioioso solo nel momento in cui la famiglia e gli amici iniziano a confortare la ragazza. Gioia comprende così l'importanza di Tristezza: segnalare il bisogno di Riley di ricevere aiuto dalle persone che le vogliono bene. A bordo del carretto a razzo di Bing Bong, Gioia riesce a fuggire dal Baratro della Memoria, ma Bing Bong, essendo troppo pesante, decide di rimanere nel Baratro, venendo definitivamente dimenticato dalla ragazza. Intanto, nel Quartier Generale, Rabbia, in un tentativo di mettere fine all'infelicità di Riley, insinua nella sua mente l'Idea (rappresentata da una lampadina) di fuggire di casa in direzione del Minnesota. Ciò porta al crollo dell'ultima Isola della Personalità, la Famiglia, e la consolle si spegne, rendendo Riley del tutto apatica. Disperati, Rabbia, Disgusto e Paura cercano inutilmente di rimuovere l'Idea dalla consolle, ma sarà il ritorno di Gioia e Tristezza a salvarli. Gioia, finalmente, lascia a Tristezza i comandi, e questa riesce a rimuovere l'Idea dalla mente di Riley, che scende dall'autobus e torna a casa. Una volta di fronte ai genitori, Tristezza rende blu tutti i Ricordi Base di Riley e induce la ragazza a piangere di fronte ai genitori, esprimendo tutte le ansie e le preoccupazioni che l'hanno afflitta dall'arrivo a San Francisco. I genitori così confortano Riley e Gioia può finalmente agire, permettendo la nascita di un nuovo Ricordo Base, in parte dorato e in parte blu, che permette di costruire una nuova Isola della Famiglia. Un anno più tardi, Riley si è adattata alla nuova casa, e tutte le emozioni lavorano assieme con un pannello di controllo esteso e nuove Isole della Personalità prodotte da nuovi Ricordi Base composti da emozioni miste.

La descrizione è molto lunga, ammetto di averla presa da wikipedia, con qualche piccola modifica.
Se dovessi descriverlo in poche parole, mi verrebbe da dire "non c'è gioia senza tristezza". Perchè per rendere completa una persona servono tutte le emozioni che sa esprimere.
Se non lo avete visto, trovate il modo di farlo. Per i bambini è un cartone molto ben fatto, che però lascia aperti dei bei momenti di riflessione anche per gli adulti. 
Sinceramente, ho trovato Gioia di una petulanza quasi fastidiosa, e in alcuni momenti Tristezza mi è sembrata più stanca che triste. Ma va beh, nell'insieme della storia è un dettaglio, probabilmente dovuto al fatto di dover esasperare ogni singola emozione.
Il personaggio di Bing Bong è divertentissimo. Un po' gatto, un po' elefante e un po' delfino. Triste la scena in cui si rassegna ad essere dimenticato per sempre.
Molto divertente il finale, quando passano i titoli di coda, in cui fanno vedere che ogni persona e animale ha queste cinque emozioni (il cane e il gatto sono meravigliosi ahahah).

lunedì 29 agosto 2016

Il punto del lunedì - 29 agosto

Mamma mia, siamo già a fine agosto. E' tempo di riprendere in mano i gomitoli di lana ormai!

La settimana passata ho selezionato le foto per il calendario del gattile e le ho girate al ragazzo che si occupa dell'impaginazione. Io ero abbastanza delusa, rispetto ad altri anni mi sembravano più scarse; lui invece è stato entusiasta e dice di avere l'imbarazzo della scelta... quanto possono essere diverse le opinioni eh? :-)

Dal punto di vista creativo avrei potuto fare di più, ma ho anche passato diverse ore a buttare via roba vecchia. E quest'opera deve ancora continuare. Un paio di anni fa avevo tirato fuori tutti i vestiti dall'armadio e li avevo provati tutti, suddividendoli tra cose che vanno bene, cose un po' strette e cose troppo strette. Ora, le cose troppo strette avrebbe senso buttarle via tutte, parliamo di vestiti che mi entravano quando ero 40 kg di meno... sigh... però ci sono alcune cose che mi fece mia mamma e non riesco a pensare di buttarle via, preferisco pensare che un giorno ci tornerò dentro. Ma in effetti questo scatolone e quello dei vestiti un po' stretti devo tutti riguardarli e scremare un altro po'... magari una bella metà, in modo da fare due scatoloni di dimensioni più facilmente stoccabili...
Ho finalmente ritrovato le mie forbici da cappotto che erano disperse da mesi!!! Ovviamente, come sempre, erano semplicemente nascoste sotto alcune riviste che non ho sollevato eh eh...
Ho poi completato la scatola porta cotoni a decoupage. E ho realizzato alcune collane di stoffa e perle che finiranno su AlittleMarket. 
Ho finalmente creato dei biglietti da visita di cui sono soddisfatta. Ci ho messo letteralmente degli anni, ma direi di essere alla versione definitiva.

Per quanto riguarda i market place invece sono un po' in fase riflessiva. Al momento Miss Hobby è in stand-by, mentre AlittleMarket è funzionante anche se con pochi oggetti. Io credo che il problema principale di questi piccoli market place sia la diffidenza e il fatto che sono poco conosciuti (che poi è sempre motivo di diffidenza). Io, l'ho sempre detto, non ho mai spinto molto per farmi pubblicità come "venditore" creativo. Non ho una pagina su facebook, a differenza di molti altri creativi. Ho solo queste due vetrine (la seconda molto recente peraltro), scelte confrontando diversi siti analoghi perchè con costi minori mi sembra offrano meno concorrenza su ciò che produco io (per esempio i bracciali col kumihimo). Il vero, principale, canale dei creativi sarebbe Etsy. Quello ormai è un sito con una certa notorietà, che lavora su campo mondiale (e questa è la cosa che mi "spaventa" principalmente, per le spese di spedizione pazzesche). Oltretutto, secondo me il livello medio dei prezzi su Etsy è anche abbastanza alto, almeno sui progetti che ho guardato io. Ma Etsy ha anche lo svantaggio che le inserzioni non sono gratuite, ma costano 0,20 dollari (circa € 0,18) e durano 4 mesi o fino alla vendita, oltre alle commissioni sul venduto. Diciamo che se uno ha un giro piccolo, ho dei dubbi sul suo effettivo vantaggio. Inoltre, AlittleMarket è, in realtà, parte del gruppo Etsy (pur rimanendo due siti distinti), quindi spero prenda un po' più piede. Ma insomma, sono poi discorsi un po' di aria fritta... dovrei mettermi a produrre, prima di tutto.

Per quanto riguarda l'autunno, avrei diversi gomitoli di lana da cominciare ad usare. Intanto ho il mio gilet marrone da finire. Poi avrei un paio di progetti per Cesare da fare (un gilet e un maglione di quelli tutti lavorati), oltre a dover disfare e rifare il maglione bluette che gli feci qualche anno fa, perchè si è accorciato e allargato.. sigh (secondo me però quello è un problema della lana..).
Poi ho diversi gomitoli presi per me che dovrei usare.
Insomma, non faccio un elenco o mi viene male...
Quello che non riesco a scuotermi da addosso è un po' questa apatia dovuta al fatto di avere duemila idee e non trovare mai quella da cui cominciare... che palle.

giovedì 25 agosto 2016

La terra trema. Ancora.

Un nuovo terremoto ha devastato questa povera Italia. 247 vittime, e probabilmente il numero è destinato ad aumentare. Ovunque sui social si parla di questo, e spuntano richieste del tipo "mettiamo gli sfollati in albergo al posto dei migranti" o "devolviamo il montepremi del superenalotto ai terremotati". Per non parlare dei numeri a cui mandare gli sms solidali e iniziative varie.

Mi viene subito alla mente il 2012, quando è tremata l'Emilia. Sempre nel cuore della notte. Chi non l'ha provato non può capire la sensazione di paura costante che ti porti dietro. Perchè non è una sola scossa. C'è la prima, probabilmente la più forte, e poi tutte quelle di assestamento che seguono. 
E' una sensazione terribile. E ancora più terribile vedere le macerie di edifici in cui eri soltanto qualche ora prima.
In Italia si corre ai ripari sempre dopo che è successo qualcosa di grave.

Ho amici nel lazio, ho scritto a tutti e 3, una gran paura ma stanno bene. Ho un'amica dal Giappone che mi ha chiesto se stavo bene; ma questa volta io ero abbastanza lontana.

Non farò un lungo post di riflessioni, perchè su eventi come questi c'è poco da riflettere. C'è da stare male e provare a risollevarsi. C'è da stare molto male. Ma dopo il dolore deve ricominciare la vita. Più difficile lo so.
Ho scelto di non condividere post sul terremoto, perchè non diventi tutto uno spettacolo. Ho visto foto di persone che soffrono sbattute in prima pagina. Questo mi fa orrore. Sembra che i fotografi facciano a gara a chi fa la foto più "scioccante" per vincere la copertina di una rivista. No, non parlatemi di reportage documentativi, sul dolore delle persone bisognerebbe solo provare rispetto. 

martedì 23 agosto 2016

Il punto del martedì - 23 agosto

Il post l'avevo scritto ieri, ma sto letteralmente litigando col computer che da quando è tornato dalle ferie (è un piccolo portatile Acer) fa i capricci e si spegne di continuo. Mi fa arrabbiare come un puma, perchè col computer faccio un sacco di cose, infatti ho già detto a Cesare di guardare se trova qualcosa di decente a prezzi ragionevoli.. ma che palle eh!

Riportatemi a Cervia! Questo potrebbe essere il sottotitolo del giorno... voglio tornare al mare!!
Se facessi 6 al superenalotto mi farei la stagione estiva là, alla faccia del lavoro e di qualunque altra cosa. Il solo problema sarebbe portare Winky in macchina, perchè non potrei sopportare cento chilometri di miagolii ininterrotti.. e men che meno potrei pensare di stare così tanto tempo senza la mia panterina (che domenica sera non ha smesso di miagolare, probabilmente per sgridarmi di averla lasciata "sola" una settimana... e va beh).

Dal punto di vista creativo, beh, mi ero portata dietro i cordini per fare i braccialettini a macramè con la zampina centrale, ma ne ho fatti solo 3. Avrei potuto fare decisamente meglio. Ma mi sono concentrata un po' sulla lettura e un po' sulle pubbliche relazioni. E alla sera in camera non avevo modo di appoggiarmi in modo da lavorare bene..

Il mare si porta dietro sempre un sacco di riflessioni e buoni propositi, forse di più del capodanno. Ma il problema è sempre il rientro. Una volta a casa, è difficile mantenere quello spirito, almeno per me.
La ragazza che gestisce l'albergo in cui vado è molto carina e abbiamo un sacco di cose in comune. Anche lei si diletta con bijoux e quest'anno ha aggiunto ai suoi hobby la fabbricazione di borsette di pelle; i modelli sono molto semplici, ma il risultato è veramente bello! Pensare che io sono figlia di sarta e col cucito faccio a pugni!! 
A ottobre ci piacerebbe fare un giro a Cesena alla fiera "Passatempi e passioni" (era a Forlì ma è stata spostata a Cesena). Anche lei vorrebbe provare a vendere le sue creazioni. Questo mi ha fatto riflettere su una cosa: bisognerebbe che mi mettessi nell'ottica di lavorare una stagione per l'altra, cioè in estate creare accessori per l'autunno inverno, mentre in inverno cominciare a lavorare per la primavera-estate. Come in effetti fanno nella moda... Ma faccio fatica, probabilmente perchè lo considero comunque un hobby e non una specie di "secondo lavoro".

Ho fatto un giro al mercato di Cervia giovedì scorso e, con mio grande dispiacere, non ho trovato il venditore di minuteria che c'era l'anno scorso. Sono riuscita a fare qualche acquisto comunque da un altro, ma aveva decisamente meno scelta.. sigh..
Ho fatto un giro anche al mercato del martedì sera di Pinarella e mi ha fatto pensare una cosa: che il mondo dell'hobbistica è un settore dove c'è veramente troppa concorrenza "sleale", dove per "sleale" intendo che le cineserie a bassissimo costo hanno ridotto le persone a fare di tutta l'erba un fascio. Ho visto donne avventarsi nei banchetti dei pachistani per comprare braccialetti di finte perle a 2/3 euro. Come fa una persona che ha questo target, ad apprezzare qualcosa di fatto a mano? Mah. Ho visto dei braccialettini simili a quelli che sto facendo io, con l'inserto centrale e il macramè, a due euro! Dico, due euro! Come fai a passare il concetto che con due euro a volte non recupero nemmeno il costo del materiale? Se poi pensiamo che gli inserti centrali con la resina hanno una lavorazione di giorni prima di essere definitivi... Questa cosa mi ha messo molta tristezza.
Tante volte su MissHobby è saltata fuori la discussione sui prezzi delle creazioni, e generalmente la lamentela principale è nei confronti di chi tiene i prezzi (a dire delle contestatrici) troppo bassi. E io sono tendenzialmente una che tiene i prezzi abbastanza bassi... Figuriamoci però se devo mettermi in "competizione" con chi vende bracciali a due euro (che poi se uno ci guarda bene ci sono delle rifiniture da paura, ma suppongo che sia un po' il mio vizio quello di guardare i dettagli con occhio critico e invece chi li acquista non ci faccia molto caso..).

Ma va beh. Il problema grosso che devo risolvere in autunno (e lo so che lo dico sempre, ma stavolta devo davvero fare qualcosa o impazzisco) è sistemare casa. Non ne posso più del disordine e, paradossalmente, non riesco a trovare il punto da cui partire. Ho almeno 3 amiche che si sono offerte di venirmi ad aiutare, ma se le chiamo e vedono in che condizioni ho la casa, probabilmente smettono di parlarmi ahahahah (che poi è più una risata isterica in effetti...). E poi ci sono cose di cui preferisco non parlare, che mi mettono un'enorme tristezza dentro.. ma mi sforzo di guardare altrove.
Non faccio un elenco di ciò che dovrei fare, perchè diventerebbe terribilmente lungo... La cosa veramente urgente, al momento, è cominciare a guardare le foto per il calendario 2017 del gattile; purtroppo ne ho fatte poche quest'anno, spero almeno ce ne siano di belle.. questa è una cosa che faccio sempre molto volentieri...

lunedì 8 agosto 2016

Il punto del lunedì - 08 agosto

Mese nuovo, vita (lavorativa) sempre uguale.
Una decina di giorni fa, è tornata ad iscriversi su facebook un'amica che si era cancellata, e la cosa mi ha fatto molto piacere. Senonchè, le uniche cose che scrive sono post sulla dieta detox. E sono rimasta molto perplessa. Primo, perchè questa è una ragazza che era magra come un chiodo e non vedo il motivo per mettersi a dieta. Secondo, è proprio la cosa della detox che non mi piace, non mi piace dover prendere delle pastiglie per riuscire a dimagrire. Poi appena riesco a vederla le proverò a chiedere esattamente in cosa consiste. Comunque sono quasi tentata di nascondere le notifiche dei suoi messaggi... oh sono veramente TUTTI solo su questa cosa. Mah.

Torniamo alle cose creative, che è meglio.

Venerdì ho finalmente completato la famosa stola per me!! Alla fine, il cotone mi è bastato al pelo, facendo però solo 18 file di legaccio (anzichè 20) nelle ultime due parti lavorate in questo modo. Diciamo che, alla fine, tra 18 e 20 non si nota molto la differenza, per fortuna. Però ho veramente sudato freddo e ho avuto fino all'ultimo il terrore di non riuscirci e dover disfare tutto.
La stola è piuttosto lunga, forse non sarebbe stata male se fosse stata anche più alta. C'è da dire che con questa lunghezza me la posso arrotolare intorno alle spalle se fa fresco.
Sono abbastanza soddisfatta.



Ho finalmente cominciato a decorare la scatola porta cotoni. Ho optato per un decoupage semplice, giusto perchè la scatola spoglia era bruttina.
Avrei voluto decorare solo l'esterno, ma alla fine penso che decorerò anche l'interno, perchè presenta alcune imperfezioni del legno e la cosa non mi piace.



Ho litigato con la resina, nel senso che gli ultimi ciondoli che ho creato ci hanno messo veramente tanti giorni ad asciugare. Probabilmente sarà colpa dell'umidità pazzesca che c'è stata a Bologna in queste settimane. Comunque, ho montato il primo dei ciondoli realizzando un braccialetto con i nodini a macramè, e il risultato è piaciuto molto. Addirittura il mio capo se l'è studiato per bene e sta pensando di regalarne uno alla moglie (lo preferirebbe con un ciondolo più piccolo, che ho, devo "solo" decorarlo).
In realtà il cordino non è color tortora, bensì marroncino in tinta col decoro centrale...


La ragazza del piano di sopra, appena l'ha visto pubblicato su facebook, mi ha scritto chiedendo di vederlo dal vero; alla fine per lei, su sua scelta, gliene ho realizzato un altro nero con al centro l'albero della vita; ammetto di essere molto soddisfatta anche di questo.



Ci ho preso molto gusto a lavorare i braccialettini a macramè. Voglio farne alcuni per i banchetti del gattile, ho preso dei ciondoli su ebay a forma di zampina. L'unica cosa "seccante" è che ci metteranno due mesi ad arrivare, ma quello è il problema di tutto ciò che arriva dall'est asiatico...

Ho fatto un altro bracciale con le margherite, di un azzurro un po' più tenue del precedente e modificando la chiusura; comincio ad essere soddisfatta del risultato



Ho cominciato a fare qualche esperimento con le cialde del caffè. La prima cosa che ho capito è che vanno schiacciate con un po' di logica, non semplicemente martellando a caso, perchè altrimenti l'effetto "grinzato" viene solo nella parte esterna, mentre al centro rimangono i buchini. E ovviamente questa cosa non mi piace.  Ho trovato comunque un altro tutorial dove le cialde le usa in altro modo, e voglio sperimentare anche quello...

Ho avuto una idea geniale per fare il portachiavi dell'auto. Quello che avevo, che era poi quello originale della Ford, ormai si è rotto e quindi sto girando con un orribile cordino. Il "ciondolo" della casa automobilistica ce l'ho ancora, ma poi ho pensato che potrei fare una cosa diversa con la resina...

Altra cosa che avrei voluto fare prima delle vacanze, è un baktus di cotone per me. Ovviamente ho già il filato, e la lavorazione sarebbe anche abbastanza veloce.. ma non so se riesco. Mi sono messa di buona lena a sgomberare casa, finalmente. Ho portato in cantina uno scatolone di materiale creativo che potrei sfruttare per il gattile (vassoi, scatoline e altre forme da decoupage, stampi per gesso,...). Ma ne ho ancora tanto da fare. In compenso, è bastato appoggiare in cucina uno scatolone enorme che ho vuotato, con l'idea di buttarlo, e appena mi sono girata era stato colonizzato da Winky :-D Gatti !!!

Stavo pensando che ho una quantità industriale di post da scrivere.. non riuscirò mai a mettermi in pari...

venerdì 5 agosto 2016

Il libro della giungla



Basato sui racconti senza tempo di Rudyard Kipling e ispirato al classico d'animazione Disney, Il Libro della Giungla è un'epica avventura live action, che vede protagonista Mowgli, un cucciolo d'uomo cresciuto da una famiglia di lupi. Mowgli è costretto a lasciare la giungla quando la temibile tigre Shere Khan, segnata dalle cicatrici dell'uomo, giura di eliminarlo per evitare che diventi una minaccia. Costretto ad abbandonare la sua unica casa, Mowgli s'imbarca in un avvincente viaggio alla scoperta di se stesso, guidato dal suo severo mentore, la pantera Bagheera e dallo spensierato orso Baloo. Lungo il cammino, Mowgli s'imbatte in creature selvatiche non proprio amichevoli, tra cui il pitone Kaa, che ipnotizza il cucciolo d'uomo con il suo sguardo e la sua voce seducente, e King Louie, il sovrano adulatore che tenta di costringere Mowgli a rivelargli il segreto del mortale e sfuggente fiore rosso: il fuoco. (http://www.comingsoon.it)

Regia: Jon Favreau
Anno di uscita: 2016

Ieri sera, al cinema all'aperto del mio paese, hanno dato questo film. Premetto che ho visto il cartone ovviamente, secoli fa; non ho ancora letto il libro, è nell'elenco di quei classici che devo recuperare, ma la storia più o meno la conoscevo, anche perchè sul libro della giungla è basata l'ambientazione della vita dei Lupetti (Scout).
Il film è delizioso. In alcuni tratti ho proprio dovuto trattenere le lacrime. 
Il bambino che interpreta Mowgli (Neel Sethiè veramente azzeccato. Gli animali sono realizzati con una maestria incredibile, sembrano davvero VERI. L'orso Baloo, poi, fa ridere un sacco!
Secondo me non è un film da bambini troppo piccoli, ma merita di essere visto anche dagli adulti. Se lo avete perso, recuperatelo!

martedì 2 agosto 2016

Bologna non dimentica


Questo post serio suona sicuramente strano in mezzo ad un blog che vuole essere leggero...
Ma per chi è di Bologna, il 2 agosto è una data che non si cancella. E' forse addirittura più impressa di quello che è il 25 dicembre. Sono passati 36 anni, e non avremo mai una risposta su chi ha progettato tutto questo. 85 morti e decine di feriti, oltre al dolore di una intera città.
C'era un articolo molto bello su Repubblica ieri: le storie delle 85 vittime, molte delle quali capitate in stazione per caso. Ne ho lette sei poi non sono riuscita a continuare. E' troppo straziante. 
Io quel giorno avevo sette anni. Non mi raccontarono molto, perchè a casa mia le cose "brutte" cercavano sempre di nascondermele. Ma quello fu un evento che aveva troppo eco. La cosa che ricordo di più è che tempo dopo, forse un paio di anni (ero ancora alle elementari), la maestra ci disse che avevano fatto la proposta di intitolare la scuola ad Angela Fresu, la vittima più piccola della strage di Bologna. E fu così. Quando lo pronunci, quasi nessuno conosce questo nome. Ma noi che eravamo piccoli nel 1980 sì.