giovedì 28 febbraio 2019

Il punto del giovedì - 28 febbraio

Sì, lo so, è strano che faccia il punto della situazione al giovedì, ma ho bisogno di sfogarmi su alcune cose spiacevoli e non voglio fare un post chilometrico lunedì prossimo. Oltre a ciò, ho in previsione che sia un weekend interessante, e quindi voglio togliermi da addosso un po' di questa acredine che mi è salita...

A volte succedono delle cose strane. Internet è stata una grande innovazione per la comunicazione, i contatti con persone che stanno a chilometri di distanza. E, paradossalmente, ha anche aumentato le distanze tra le persone, che non sanno più parlarsi di persona, che non sanno capirsi. E' diventata la terra del "leoni da tastiera", quelli che si atteggiano a grandi cavalieri per difendere i propri interessi da chi credono che stia pestando il loro orticello. Grandi cavalieri di sto c**** potrei dire, insomma.
Ho avuto da ridire con un paio di persone. Una su MissHobby, una delle ultime arrivate che pensa di far quello che le pare e che alza la cresta se qualcuno glielo fa notare. Tanta grinta sprecata quando in realtà dovrebbe fare un umile mea culpa. In compenso le è poi arrivato il fermino dalla staff. Eh beh.
La seconda in realtà si è tradotta in uno scambio di battute su una pagina facebook, a cui poi è seguito una serie di messaggi chiarificatori (chiarificatori del perchè aveva scritto una certa cosa non carina contro una persona da me conosciuta e molto esplicativi delle ragioni che l'hanno portata ad avere un po' di acredine nei suoi confronti). Eh mai poi, anche qui è saltato fuori il duce travestito da don chisciotte a comportarsi come se fosse casa sua. Non posso nè fare nomi nè circostanziare troppo di cosa sto parlando per rispetto delle persone coinvolte. Mi dispiace che la persona a me cara sia troppo legata a questo duce e non si renda conto che nei commenti cattivi che sono stati mossi contro questa persona c'è un fondo di vero... A volte ho l'impressione che non perda occasione per punzecchiarmi o rispondere in modo provocatorio e sto facendo una fatica enorme a non leggerla e a non risponderle come vorrei perchè poi non è che voglio perdere il sonno per delle imbecilli eh. Purtroppo non posso nemmeno bloccarla perchè è riuscita a farsi mettere moderatrice, e ho piacere di continuare a stare in quel gruppo per altri motivi. Ma se posso non leggere quello che scrive, sto molto molto meglio!

Questa parte di post l'avevo scritto martedì. Poi le cose si sono evolute...

Mercoledì scorso (ieri), di punto in bianco, la mia amica Marina ha chiuso il negozio di filati. Non ne poteva più di persone maleducate e di sprecare tempo a seguire gli ordini dei filati, preferendo creare invece che vendere. Sicuramente l'impegno che si era presa era notevole, anche perchè quando fai da tramite tra la ditta e il cliente, in pratica ti prendi le colpe anche quando non sono tue. Egoisticamente questa notizia per me è una tragedia. Va beh, le vere tragedie sono altre, ovviamente, ma per quanto riguarda la fornitura di filati lo è. Nel suo sito si poteva scegliere la consegna con ups e potevo appoggiarmi alla tabaccheria qui vicina. Per altri corrieri non so se si rendono disponibili comunque ad accettare le consegne. E, in ogni caso, frequento la tabaccheria solo per questo motivo quindi mi sento anche un po' a disagio a chiedere troppi favori. E, quindi, riparte la terribile trafila dei corrieri. La mia maledizione.
Ho contattato la casa madre dei filati Ice e hanno detto che con la spedizione normale consegnano anche alle caselle postali. Buona notizia. In compenso, si tratta di una spedizione che ci mette 3/4 settimane, quindi se devo comprare qualcosa ci devo ragionare per tempo. Credo, quindi, che i miei acquisti di filati Ice siano giunti vicino al termine. Sto valutando l'ipotesi di acquistare su Tessiland, mi pare abbia dei buoni prezzi e propone anche il fermo posta a due euro. Interessante. Questo sito l'ho conosciuto tramite la ragazza del corso di uncinetto. Vedremo.
Comunque, sarà stata pura fortuna, ma l'ultimo ordine da Marina l'ho fatto domenica e i filati mi sono arrivati martedì mattina!


Stamattina, proprio dopo aver risposto ad un post sul suo gruppo (un commento positivo su dei filati comprati da lei, quindi innocuo...), ho scoperto che sono stata buttata fuori dal gruppo di facebook. Così, senza una parola di spiegazione. Che amarezza. Che delusione, di nuovo. Marina, al mio messaggio, non ha risposto. Che infinita tristezza. Avrei così voglia di fare pubblicità negativa a quel gruppo, ma ora sono io che devo sbollire un po' la delusione. Mi affeziono alle persone ma, a quanto pare, a loro basta poco per disfarsi di me. Oltretutto senza un briciolo di spiegazione. Sono veramente dispiaciuta. Anche perchè noi ci conosciamo di persona, non sono un nome trovato su facebook. Che enorme amarezza. 
E' questa la cosa che non voglio portarmi a lunedì. Devo smettere di perdere il sonno per persone a cui tengo e che non ricambiano il mio affetto. Non so se imparerò mai.

In ogni caso, ho cominciato subito a lavorare i nuovi filati arrivati, in particolare la cake azzurra. E anche questa diventerà una sciarpa iperbolica. Mi piace talmente tanto quel progetto che potrei farne un armadio intero (ma dopo questa mi fermerò e le pubblicherò su Etsy...). A me piacciono tantissimo.


Ho smistato i filati che intendo usare a breve, mettendoli tutti insieme in uno scatolone apposta. Ne ho un bel po' da lavorare, comunque.


In pratica, qui ho del filato preso per realizzare 6 baktus, una sciarpa ad uncinetto, due sciarpe ai ferri e una stola coprispalle che vorrei regalare a mia mamma. Quello più rimandabile è sicuramente la stola che è da portare in inverno (e ormai è già tardi).

Sabato ho letto su un gruppo di facebook una signora che diceva "se compro altro filato mio marito mi butta fuori". Il commento di Cesare è stato "forse non gli fa abbastanza maglioni" ahahahah.
A questo proposito, ho quasi completato il gilet di Cesare. Il dietro l'avevo fatto in autunno, poi mi sono dedicata ad altro, ed ora l'ho ripreso perchè se il clima diventa più mite lo può sfruttare.
Ho sudato un po' freddo per fare lo scollo. Ogni progetto ha un suo modo di calare le maglie. Alla fine ho fatto un po' a modo mio, unendo le varie indicazioni. Diversamente dal gilet precedente, stavolta ho utilizzato un'altra tecnica che lascia una righina a diritto lungo tutto il collo. Purtroppo mi è venuto un po' pasticciato il lato destro. Ne farò tesoro per la prossima volta.


Qui ero ancora un po' indietro coi lavori. Adesso mi manca solo di assemblarlo e fare il collo e la rifinitura delle maniche. Ma oggi avevo voglia di fare altro, anche perchè in testa ho un vortice di emozioni poco positive e per il gilet devo stare concentrata per bene.

lunedì 18 febbraio 2019

Tonya


Titolo originale: I, Tonya
Regia: Craig Gillespie
Anno di uscita: 2018

La vita della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, interpretata da Margot Robbie, protagonista nel 1994 di uno dei più grossi scandali sportivi degli Stati Uniti d'America.

Nata a Portland (Oregon), a soli tre anni Tonya Harding viene instradata da sua madre LaVona a una carriera nel pattinaggio artistico: LaVona è una donna truce e violenta, che non le dimostra il minimo affetto né apprezzamento per il suo notevole talento. Nel corso di un'infanzia e un'adolescenza difficili, Tonya diventa un'eccellente pattinatrice, ma - essendo priva di grazia e gareggiando con discutibili costumi fatti in casa - non riesce a sfondare. A 15 anni conosce Jeff Gillooly e pochi anni dopo lo sposa per poter scappare dai frequenti e atroci abusi di LaVona. Tuttavia anche il matrimonio si rivelerà molto turbolento, e Jeff inizierà presto a picchiarla. Dopo l'ennesimo cattivo piazzamento in una gara, Tonya licenzia la sua storica coach Diane Rowlinson e assume al suo posto Dody Teachman.
Durante i campionati mondiali di pattinaggio di figura del 1991 esegue correttamente un triplo axel, divenendo la prima donna statunitense e la seconda in assoluto a riuscirci; tuttavia nelle successive gare, anche a causa della tensione causata dalle violenze di Jeff, sbaglia tutti gli atterraggi e alle Olimpiadi invernali del 1992 si qualifica solo al quarto posto, subito dietro a Nancy Kerrigan, sua principale rivale. Il matrimonio naufraga e Tonya, sconfitta e disillusa, lascia il pattinaggio e torna a Portland, dove lavora come cameriera. Diane la rintraccia e le propone di allenarla nuovamente per le Olimpiadi invernali del 1994. Intanto Tonya cerca di recuperare il rapporto con LaVona, ma questa rifiuta, rinfacciandole di essere stata lei, con i suoi abusi, a renderla una campionessa, e di non aver mai ricevuto gratitudine per questo.
Tempo dopo Tonya e Jeff tornano insieme. Durante un allenamento, Tonya riceve una lettera minatoria: vedendo come la ragazza ne rimane sconvolta, Jeff inizia a pensare di spaventare nello stesso modo Nancy Kerrigan, e si rivolge perciò al suo amico Shawn Eckhardt. Questi, alla ricerca di prestigio e notorietà, invece di attenersi al piano originario ingaggia due maldestri sicari perché aggrediscano la Kerrigan e le spezzino un ginocchio. L'aggressione avviene, ma i due inetti si fanno ben presto catturare; l'FBI arriva altrettanto presto a Shawn, che si era vantato di essere l'artefice del misfatto. Questi indica Jeff come mandante dell'aggressione. Mentre intorno a lei esplode lo scandalo, Tonya si qualifica nella squadra olimpica statunitense; realizzando che in breve la polizia la riterrà complice del marito, la ragazza si reca dall'FBI e lo accusa a sua volta di essere il responsabile per l'attacco alla Kerrigan; Jeff, una volta letta la deposizione di Tonya, la accusa a sua volta di aver sempre saputo dell'aggressione e di non aver fatto nulla per impedirla. Dopo un drammatico confronto, i due si lasciano per sempre.
Tonya diventa il bersaglio di un vero e proprio circo mediatico e i mass media la seguono a casa e durante gli allenamenti; LaVona si reca a casa sua e le offre conforto, dicendole per la prima volta quanto sia orgogliosa di lei; tuttavia, mentre la abbraccia, Tonya scopre un registratore nella sua tasca: la donna era stata mandata lì dai poliziotti per estorcerle una confessione. Jeff, Shawn e i due sicari vengono condannati al carcere, mentre il processo per Tonya viene rimandato a dopo le Olimpiadi. Durante la gara olimpica Tonya è emotivamente sconvolta e sbaglia tutte le figure, nonostante la giuria le conceda più tempo per sistemare un laccio dei pattini rotto. Si classifica ottava, mentre la Kerrigan ottiene il secondo posto. 
Si celebra il processo e Tonya, pur non incarcerata, viene condannata a una pena molto severa che prevede anche la squalifica a vita dal pattinaggio. Tonya implora il giudice di rivedere la sentenza, poiché proibirle di pattinare equivale a una condanna all'ergastolo, ma non ottiene alcuno sconto di pena.
Tonya non rivedrà mai più Jeff e LaVona; una volta libero, l'ex-marito cambierà nome e si rifarà una vita con una nuova famiglia, ma nell'intervista ammette di aver mandato in rovina la carriera di Tonya. Quest'ultima, suo malgrado famosa nella maniera sbagliata, tenterà una carriera nella boxe. (da wikipedia)

Film molto triste, visto stasera su sky. Non conoscevo la storia o, forse, non me la ricordavo perchè invece il nome di Tonya mi diceva qualcosa.
La storia è narrata unendo tanti segmenti di interviste ai protagonisti a  ricostruzioni dei fatti. E' uno stile molto interessante e molto funzionale alla vicenda.
Quello che mi rimane di questo film, è la grande solitudine di questa donna. Costretta fin da piccola a sentirsi dire di non valere nulla, di doversi impegnare di più, di essere una che fa sprecare i soldi alla madre. Una madre che non ha mai mostrato alcun affetto. Un marito che sembrava un uomo perbene e invece con niente diventava violento, per poi chiederle scusa e, dopo essere tornati insieme, tornare a picchiarla. Una donna che arriva a credere di meritare quelle botte. Una donna costretta a non essere amata dalle giurie, non perchè non sia tecnicamente brava, ma perchè non rappresenta il modello che l'America vuole esibire (una brava ragazza con una amorosa famiglia, tutto ciò che non ha mai avuto). Una donna che ha pagato un prezzo molto più caro dei veri aguzzini, non ha mai avuto una seconda possibilità.
Bello, mi è piaciuto molto. Anche se mi ha lasciato una tristezza enorme per lei.

Il punto del lunedì - 18 febbraio

Brevissimo resoconto.
La settimana scorsa ho avuto il secondo incontro di uncinetto. Ho ricominciato il berretto perchè la testa mi era venuta completamente piatta, sembrava più una borsetta. E allora ho disfatto e sono ripartita vedendo di aumentare di meno. Ammetto che non credo metterò mai un berretto verde, ma principalmente non sono solita portare berretti in generale.

In compenso, appena arrivati i miei filati la scorsa settimana ho iniziato subito (e intendo proprio subito!) la sciarpa iperbolica, che ho finito in un paio di serate sul divano. Bellissima. Mi piace tantissimo. Mi piacerebbe farla in mille colori diversi, ma quel filato ha una varietà abbastanza scarsa di tinte, sigh. Manca completamente una sfumatura sul blu/azzurro, mentre ci sono degli accostamenti che non mi piacciono molto. La prossima la sto facendo sui toni del marrone che ho comprato insieme al rosa, ma poi non so dove recuperare dei colori migliori...

Domenica scorsa ho trascinato Cesare a vedere l'oasi felina di Bazzano. Non ho mai partecipato a questi eventi. Credo che per l'oasi che seguo io sia una cosa impossibile, proprio per come è organizzato lo spazio. Però è stato interessante. A parte che hanno modificato la viabilità stradale e sono diventata deficiente a trovare il nuovo modo per arrivare alla strada.. e va beh..

Non ho molto da dire in effetti. Quindi, per ora, buonanotte.

lunedì 11 febbraio 2019

Il punto del lunedì - 11 febbraio

Ho smaltito un po' la delusione per Sanremo. In questi due giorni si sono scatenati commenti assurdi e ammetto che anche io ero piuttosto alterata. A mio parere, ha vinto una canzone brutta. Brutta come testo e come sonorità. Che la cantasse uno straniero non era una discriminante. Che questo ragazzo avesse composto altri capolavori (tipo "hola" di Marco Mengoni) ben per lui. Se avesse portato "Hola" a Sanremo avrei stra-tifato per lui. Ma quella che hanno fatto vincere non incontra neanche lontanamente i miei gusti. Non posso credere nemmeno che rappresenti la canzone italiana. E qui chiudo il discorso.

Per la serie "devo fare qualcosa per me", la settimana scorsa mi sono concessa un corso di uncinetto. Beh, "corso" è una parola grossa. In pratica abbiamo provato a fare un berretto secondo le istruzioni della ragazza che lo ha proposto. Giovedì prossimo ci sarà il secondo incontro dove lo finiremo.


Al corso ho usato questo filato grosso grigio, ma a casa l'ho rifatto usando un filato più sottile e addirittura bicolore per vedere meglio i ventaglietti


Di per sè, le cose che ha spiegato le sapevo fare: il cerchio magico per avviare il lavoro, la maglia alta, la lavorazione a ventaglietti. Però ci sono due cose che mi sono piaciute. Primo: il lato umano di questa cosa, che mi ha permesso di passare due ore insieme a sette persone che non conoscevo (tutte donne). Ovviamente, la ragazza del corso l'ho già tra le amicizie di facebook. Seconda cosa: ci ha fatto vedere la sciarpa finita che hanno realizzato nelle due "lezioni" precedenti e mi ha spiegato come si fa, e quella è favolosa! Ho già recuperato il filato e non vedo l'ora di provarla!!


Se facessi l'elenco dei lavori cominciati e dei lavori che voglio fare, avrei una lista chilometrica...

Per quanto riguarda i lavori cominciati, sono a buon punto col gilet per Cesare. Tra poche righe devo cominciare lo scollo davanti. Ho un po' di ansia, ma sono molto contenta di come sta venendo. Spero solo che non si allarghi troppo quando verrà lavato. Questo gilet mi serve un po' anche come test per la tenuta della lana (che è quella presa dalla Turchia). Speriamo bene. Da lavorare sembra un buon prodotto.

domenica 10 febbraio 2019

Sanremo 2019



Stasera non ci sono per nessuno. La finale di Sanremo per me è sacra.
Quest'anno sono riuscita a vedere ben 3 serate: la seconda con la metà dei cantanti in gara, venerdì coi duetti e oggi ovviamente.

Apre come sempre Baglioni, con una delle sue canzoni, "E adesso la pubblicità".
In queste serate ho notato un Baglioni non particolarmente a posto con la voce e più volte nei duetti coi suoi ospiti ha dimenticato pezzi di canzone. Insomma, non benissimo.
Rimanendo ai presentatori, mi è piaciuto moltissimo Bisio. L'ho visto padrone del palcoscenico, mi è piaciuto il monologo sul padre di venerdì sera. Virginia Raffaele, invece, che apprezzo molto per altri suoi ruoli, ma l'ho vista abbastanza inutile, anche se mi è piaciuta molto la gag della cantante lirica mercoledì sera (tra l'altro: chi la veste? sinceramente i suoi outfit non mi sono piaciuti un granchè).
Secondo me è stato un festival con molto spettacolo, e per quello che ho visto, lo spettacolo mi è piaciuto. Le canzoni in gara, invece, molto meno. Ho avuto molto l'impressione che siano stati chiamati cantanti che o devono essere lanciati o devono essere ri-lanciati (tra l'altro con la riesumazione di alcune "mummie"...). 
Mercoledì sera poi c'è stato Cocciante, che tra l'altro ha cantato insieme ai tre attori la canzone "Bella" da "Notre Dame de Paris: da brividi!!

Per quanto riguarda le canzoni, boh, non so chi potrebbe vincere. Per i miei gusti, le canzoni che ho apprezzato di più fino ad oggi sono quelle di Federica Carta e Shade, Einar, Ex-Orago, Renga, Boomdabash e Loredana Bertè.

Comincia la gara Daniele Silvestri insieme a Rancore, con la canzone "Argento vivo". "Ho sedici anni / Ma è già da più di dieci / Che vivo in un carcere / Nessun reato commesso là / Fuori / Fui condannato ben prima di nascere / Costretto a rimanere seduto per ore / Immobile e muto per ore /Io, che ero argento vivo"
Testo impegnato, ma sinceramente questo genere di sonorità non mi piace.

Secondo cantante, Anna Tatangelo (Le nostre anime di notte). "quante bugie ci siamo detti, amore / e non è facile dimenticare / che queste frasi in sospeso nascondono la verità / e adesso siamo qui / e siamo nudi per la prima volta / senza il timore di fare una scelta e poi non scegliere mai"
Dopo averla ascoltata la terza volta, questa canzone non è male. Ma non è tra le mie preferite.

Terzo cantante, Ghemon (Rose viola). "Rose viola / Stese sulle lenzuola / Come tutte le notti in cui / Te ne stai da sola / Nodi in gola / Ed il trucco che cola / Come tutte le notti in cui / Proprio lui ti trova"
Sonorità interessante. Niente di che.

Quarti cantanti, i Negrita (I ragazzi stanno bene). "Ma non mi va / Di raccogliere i miei anni dalla cenere / Voglio un sogno da sognare e voglio ridere / Non mi va / Non ho tempo per brillare voglio esplodere / Ché la vita è una poesia di storie uniche"
Mi piace la musica e mi piace il ritornello. Non la metterei in cima alle preferenze, ma la ascolto volentieri.

Quinto cantante, Ultimo (I tuoi particolari). "Oh, fa male dirtelo adesso / Ma non so più cosa sento / Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti che / Siamo soltanto bagagli / Viaggiamo in ordini sparsi / Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui".
Pare che questo sia uno dei super favoriti. Mah. Non mi dice molto. Lui poi, per prendere un paio di note più alte, urla di più, col risultato di stonare.

Sesto cantante, Nek (Mi farò trovare pronto). "Sono pronto sono pronto / A non esser pronto mai / Per essere all’altezza dell’amore / Sono pronto sono pronto / Come non ho fatto mai / Per essere all’altezza dell’amore"
Ho rivisto volentieri Nek al festival, ma ha fatto canzoni sicuramente migliori.

Sulle note di Erminio Macario un momento di avanspettacolo. "Se piove vaghi per la città senza nessun pensier e l'acqua nelle scarpe ti entra già... Cosa vorresti dir? Cosa vorresti far se senti già le suole far cic-ciac?" 
Carino. Povero Bisio, che docce si è fatto ahahah.

Ad introdurre la pubblicità, Lo stato sociale insieme a Renato Pozzetto, che cantano "e la vita la vita, e la vita l'è bela l'è bela, basta avere l'ombrela l'ombrela, ti ripara la testa, sembra un giorno di festa".

Al rientro dalla pubblicità troviamo Eros Ramazzotti con "Vita ce n'è". Poi il duetto con Baglioni in "Adesso tu". E poi il duetto di Ramazzotti con Luis Fonzi "Per le strade una canzone".

Prosegue la gara. Settimo cantante, Loredana Bertè (Cosa ti aspetti da me). "Ed io ci credevo / Ed io ci credevo sì / Ci vuole soltanto una vita / Per essere un attimo / Perché ci credevi / Perché ci credevi sì / Ti aspetti tutta una vita / Per essere un attimo / Che cosa vuoi da me / Che cosa vuoi da me / Cosa ti aspetti dentro te / Che tanto non lo sai / Tanto non lo vuoi"
Lo stile è molto quello di Curreri, non a caso è uno degli autori della canzone. A me questa piace. E' tra le mie sei preferite. Non avrà portato dietro una gran valigia perchè sono cinque sere che veste sempre uguale. Però ha due gambe da far invidia ad una ragazzina!

Momento pubblicitario Tim, in cui Mina canta, rivisitate, alcune sue canzoni.

Ottavo cantante, Francesco Renga (Aspetto che torni). "C’è un universo che mi riempie le mani / Il mondo si perde / Tu invece rimani / C’è un mare dentro negli esseri umani / Aspetto che torni stasera / Per stare con te".

Renga mi piace molto. Stranamente questa canzone mi è piaciuta più ieri che oggi..

Nono cantante, Mahmood (Soldi). "Pensavi solo ai soldi soldi / Come se avessi avuto soldi / Dimmi se ti manco o te ne fotti / Mi chiedevi come va come va come va / Adesso come va come va come va".
Non mi piace, nè il testo nè la musica.

Decimi cantanti, gli Ex-Otago (Solo una canzone). "È solo una canzone / Abbracciami per favore / A te posso dire tutto / Tutto ciò che sento"
Mi piace. Non ha un testo strepitoso, ma la musica mi piace molto.

Undicesimi cantanti, Il volo (Musica che resta). "Amore abbracciami / Voglio proteggerti / Siamo il sole in un giorno di pioggia / Stanotte stringimi / Baciami l’anima / Siamo musica vera che resta". 
Ho l'impressione che questa non sia la canzone giusta per delle voci liriche come le loro. Boh, era molto più bella quella che hanno cantato qualche anno fa.

Momento di show. Virginia Raffaele (che grazie al cielo ha cambiato vestito) in un mix di canzoni, imita Malika Ayane, Patty Pravo, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni. Molto brava. D'altronde, è nata proprio come imitatrice.

Dodicesimo cantante, Paola Turci (L'ostacolo). "Magari no, non è l’ultimo ostacolo / Ma è bellissimo pensare di cadere insieme / Piove però siamo fuori pericolo / Riusciremo a respirare / Nel diluvio universale"
Rivaluto un po' questa canzone, ha una musica piacevole, un ritornello orecchiabile.

E abbiamo passato la metà. Tredicesimi in gara, The zen circus (L'amore è una dittatura). "Un cane pastore lo fa per amore, / Non per denaro, non per rancore, / Non per la lana esiste il gregge / Né per la legge / Siamo delle antenne, dei televisori / Emettiamo storie che fanno rumore / Cerchiamo la donna della vita o l’uomo della morte / Strade interrotte, eterni sorrisi, figli sangue del nostro lavoro".
Capisco che hanno voluto fare un testo impegnato, ma non mi convince nè lo stile nè la musica.

Breve momento celebrativo della regione Liguria. 

Quattordicesimo cantante, Patty Pravo con Briga (Un po' come la vita). "Tu dove vuoi volare…? / Hai tempo per pensare / Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire / Ricorda di giocare / E di portarti altrove / Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore / Come illuminarci il cuore"
La canzone è molto in stile Patty Pravo (che almeno stasera ha raccolto quegli orribili capelli rasta). Strana coppia. La canzone non mi è piaciuta particolarmente.

Siparietto Baglioni_Bisio_Raffaele sulle note della famiglia Addams. Devo dire che auto-prendersi in giro è una bella tecnica.

Ospite: Elisa, che canta "Anche fragile". Con Baglioni danno vita ad un omaggio a Luigi Tenco cantando "Vedrai vedrai".

Dopo la pubblicità si prosegue. Quindicesimo cantante, Arisa (Mi sento bene). "Se non ci penso più mi sento bene / Guardo una serie alla tv e mi sento bene / Leggo un giornale, mi sdraio al mare / E prendo la mia vita come viene / Se non ci penso più mi sento bene".
Non capisco perchè Arisa canti piegata a metà, che comprime il diaframma. Non mi pare per niente in forma. Oltretutto, il duetto di ieri con Tony Hadley ha dimostrato che questa canzone si riesce a cantare anche senza urlare sui toni alti.. Un'occasione persa..

Sedicesimo cantante, Irama (La ragazza con il cuore di latta). "E non lo senti che / Questo cuore già batte per tutti e due / Che il dolore che hai addosso non passa più / Ma non sei più da sola ora siamo in due / Io ci sarò comunque vada / Ci sarò comunque vada"
Non amo molto il rap o simil rap, però ammetto che devo rivalutare un po' questa canzone. Non amo molto la strofa, ma mi piace molto il ritornello.


Diciassettesimo cantante, Achille Lauro (Rolls Royce). "Sdraiato a terra come i Doors / Vestito bene via del Corso / Perdo la testa come Kevin / A ventisette come Amy / Rolls Royce".
Inascoltabile. La canzone e chi la canta. E più la ascolto più confermo il mio parere. 

Diciottesimi cantanti: Nino D'angelo e Livio Cori (Un'altra luce). "Famme vedè (famme vedè) addo arriva sta luce famme vedè (famme vedè) / Famme vedè (famme vedé) addo arriva sta luce famme vedè / Famme vedè".
Non mi piace. E non mi piace il fatto di non capire una parola. Nino D'angelo poi non mi pare canoramente molto in forma..

Diciannovesimi cantanti: Federica Carta e Shade (Senza farlo apposta). "Dicono che non capisci il valore / Di qualcuno fino a quando non l’hai perso / Tu non capiresti lo stesso / Quindi non dirlo nemmeno per scherzo / E scusa ma, non me ne importa / E sono qua, un’altra volta / Ci finisco sempre senza farlo apposta / Aspetto ancora una risposta".
Dopo aver passato righe su righe a dire che non amo le canzoni rap, suonerà strano sentirmi dire che è la mia canzone preferita. Forse sono molto giovane dentro ahahah.

Ventesimo cantante, Simone Cristicchi (Abbi cura di me). "Ti immagini se cominciassimo a volare / Tra le montagne e il mare / Dimmi dove vorresti andare / Abbracciami se avrò paura di cadere / Che siamo in equilibrio / Sulla parola insieme / Abbi cura di me / Abbi cura di me".
Forse uno dei testi più belli. Ne preferisco altre. Però la rivaluto molto. Mi piace molto la parte cantata, meno quella parlata.

Ventunesimo cantante, Enrico Nigiotti (Nonno Hollywood). "Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile / Centri commerciali al posto del cortile / Una generazione con nuovi discorsi / Si parla più l’inglese che i dialetti nostri / Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare / Mi manca la Livorno che sai raccontare / Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò".
Testo interessante. Anche la musica non è male. Però ne preferisco altre.

Ventiduesimi cantanti: Boomdabash (Per un milione). "Ti aspetterò / Perché sei tu che porti il sole / E non c’è niente al mondo / Di migliore di te / Nemmeno vincere un milione / Ti giuro che l’attesa aumenta il desiderio / È un conto alla rovescia / Col tempo a rilento / Però ti sto aspettando come aspetto un treno / Come mia nonna aspetta un terno".
Mi piace. Orecchiabile, bel ritmo.

Ventitreesimo cantante, Einar (Parole nuove). "E giuro che se te ne vai non ti verrò a cercare / Camminerò lontano dal tuo cuore / E giuro che se te ne vai cancellerò il tuo nome / Riscriverò l’amore con parole nuove".
Mi piace. Anche se il testo è ripetitivo. 

Ventiquattresimo cantante, Motta (Dov'è l'Italia). "Dov’è l’Italia amore mio? / Mi sono perso / Dov’è l’Italia amore mio? / Mi sono perso / Dov’è l’Italia amore mio? / Mi sono perso anch’io"
Non capisco come abbia fatto a vincere il duetto ieri, oltretutto con Nada che non ha nemmeno preso l'attacco. Non mi piace. Immagino volesse avere anche un testo importante ma proprio non mi convince.

E alle 00.37 si chiude anche il televoto.
Siparietto tra Baglioni e la Raffaele.


24° posto: Nino D'angelo e Nico Cori
23° posto: Einar
22° posto: Anna Tatangelo
21° posto: Patty Pravo e Briga
20° posto: Negrita
19° posto: Nek
18° posto: Federica Carta e Shade
17° posto: The zen circus
16° posto: Paola Turci
15° posto: Francesco Renga
14° posto: Motta
13° posto: Ex-Otago
12° posto: Ghemon
11° posto: Boomdabash
10° posto: Enrico Nigiotti
  9° posto: Achille Lauro
  8° posto: Arisa
  7° posto: Irama
  6° posto: Daniele Silvestri
  5° posto: Simone Cristicchi
  4° posto: Loredana Bertè

Riapre quindi il televoto per i primi tre: Mahmood, Il Volo, Ultimo. 
Sinceramente concordo con la platea dell'Ariston. Fischi. Che credibilità può avere una giuria che fa arrivare nono Achille Lauro? O Mahmood e i suoi soldi nei primi tre? Orrore.

Prosegue lo spettacolo col Mago Forest. E poi Baglioni canta con le due ragazze del dopofestival una versione particolare di "vengo anch'io, no tu no".
All'una e 17 viene chiuso il televoto, ma intanto vengono assegnati alcuni premi.

Premio della critica Mia Martini e Premio Lucio Dalla: Daniele Silvestri e Rancore.
Premio Sergio Endrigo alla migliore interpretazione: Simone Cristicchi.
Premio Bardotti al miglior testo: Daniele Silvestri e Rancore (e Manuel Agnelli).
Premio Bigazzi per la miglior composizione musicale: Simone Cristicchi.
Premio Tim music al brano più ascoltato in streaming: Ultimo.

Alle 01.24 vengono fatti entrare i tre finalisti.
3° posto: Il volo
2° posto: Ultimo
1° posto: Mahmood

Mah. Canzone orribile per me.