lunedì 28 dicembre 2020

Piccole donne

 

Titolo originale: Little women
Regia: Greta Gerwig
Anno di uscita: 2019

Stasera mi sono concessa questa visione, che mi incuriosiva molto.
Non sto a farvi la sintesi della trama, la storia è arcinota. Guarda caso, la sera di Natale mi sono pure vista la versione del 1949 (con June Allison nel ruolo di Jo) che, a mio parere, rimane unico ed inimitabile.
Questo film del 2019 vede Saoirse Ronan nel ruolo di Jo, Emma Watson nel ruolo di Meg, Timothée Chalamet come Laurie. L'ambientazione è sempre quella della guerra di secessione, ma decisamente modernizzata sia come abbigliamento sia come vitalità dei personaggi. Rispetto alla storia già nota, salta un po' di palo in frasca, modificando alcune cose, e con continui passaggi tra le sorelle da piccole (1861) e le sorelle da più grandi (1868). Jo fa l'insegnante a New York, dove conosce il professor Bhaer, che nell'altro film era tedesco mentre qui è francese (peraltro interpretato da Louis Garrell che avevo visto in "the dreamers"). Meg è sposata con Brooke e i bambini hanno già alcuni anni. Laurie è una specie di scapestrato e decadente giovanotto che ad un certo punto si invaghisce di Amy che però non ha dimenticato quanto lui amasse Jo e non vuole essere un ripiego.
Alla fine la storia è quella, con la differenza nel finale che è Jo stessa che dà il libro "piccole donne" all'editore, contrattando i suoi compensi, mentre nell'altro film è Bhaer che lo fa pubblicare. Ma cambia poco, anzi, probabilmente rende il personaggio più moderno.
Il film non mi è dispiaciuto. Credo però che salti alcuni passaggi che se non conosci la storia rischi di non capire. Mi è piaciuta invece la modernità dei personaggi, in particolare quello di Jo. Interessante. 

domenica 27 dicembre 2020

Un Natale da Cenerentola


Titolo originale: A Cinderella Christmas
Regia: Tosca Musk
Anno di uscita: 2016

Angie lavora nell'azienda di organizzazione di eventi dello zio. Teoricamente insieme alla cugina Candace, ma in realtà questa si fa sempre di nebbia. Angie vorrebbe rilevare l'attività ma quando lo zio decide di andare in pensione, lascia l'azienda ad entrambe in comproprietà. Angie è molto delusa. Tuttavia sta organizzando un ballo in maschera per il ricco Nicholas Carmichael, per il quale ha studiato una cosa molto carina: ogni invitato deve portare una calza (tipo quella della befana per intenderci) nella quale deve mettere dentro 5 oggetti che per lui/lei hanno un significato. Candace riesce ad ottenere un invito per il ballo, ma non riuscirà a partecipare perchè l'estetista le ha arrossato tutta la faccia e lei non può uscire di casa. All'insaputa della cugina, parteciperà Angie alla festa, passando una bellissima serata in compagnia proprio di Nicholas che ha preso la sua calza, ma dovrà scappare via allo scoccare della mezzanotte per unirsi al resto del personale addetto alle pulizie. Nicholas, innamorato di questa misteriosa ragazza, comincia ad investigare mettendo anche annunci in televisione e dicendo che vuole sposare questa donna.
Candace capisce che la donna misteriosa è Angie e le fa una proposta: se Angie riuscirà a convincere Nicholas che la donna misteriosa è Candace, quest'ultima cederà tutta l'attività ad Angie. Angie si trova, quindi, combattuta tra l'amore o il lavoro che ha sempre desiderato. La cosa non è comunque così semplice, perchè Nicholas, una volta che si trova ad aver a che fare con Candace, non sente nessun feeling con lei, le sembra completamente diversa dalla donna della festa, mentre si sente molto attratto da Angie. Beh, posso anche dirvi che ovviamente tutti vissero felici e contenti, altrimenti non sarebbe una commedia romantica!

Si vede che ieri ero in modalità film romantico. Devo dire che è piuttosto carino. Ovviamente, mi chiedo come abbia fatto Nicholas a non riconoscere le labbra (inguardabili... da chirurgia plastica immagino..) di Angie, ma va beh è un film, deve faticare un pochino a trovare la sua principessa.
Qui non abbiamo due sorellastre, abbiamo la cugina cattiva. Non c'è la matrigna ma uno zio che vuole bene ad entrambe. La fata turchina ha le sembianze di una sarta che guarda caso ha cucito il vestito perfetto per Angie anche se Angie l'aveva ordinato per Candace. E al posto dei topini abbiamo le due dipendenti di Angie che accendono il microfono di Candace proprio quando lei discute con Angie rivelando il suo intrigo a tutti i presenti al matrimonio (ancora da celebrare).
E' piacevole, l'ho guardato volentieri. 

venerdì 25 dicembre 2020

Last Christmas

Chi mi conosce sa che non amo particolarmente il periodo del Natale. Anzi, potrei dire che proprio non lo sopporto. Natale per me è sempre stato il periodo in cui esplode prepotentemente il senso della mancanza. Di ciò che mi manca, di ciò che avrei voluto essere e non sono. Quest'anno poi, oltre alla mancanza, c'è anche l'assenza delle persone che avrei voluto vedere. Un periodo pesante. Speriamo passi presto.

Nel pomeriggio ho trovato un film che si intitola "Last Christmas" con Emilia Clarke. Una commedia romantica ci stava con l'umore che avevo.


"Last Christmas, il film diretto da Paul Feig, ambientato a Londra durante le feste di Natale, racconta la storia di una giovane donna, Kate (Emilia Clarke), particolarmente goffa, irrimediabilmente sfortunata e con un'esistenza condotta all'insegna di scelte sbagliate e di piccoli vizi, come l'alcol. Il suo vero nome è, in verità, Katarina, ha origini jugoslave e si è trasferita con tutta la sua famiglia in Inghilterra. Ha un sogno nel cassetto sin da quando era bambina: diventare una cantante famosa, ma le avversità della vita non le hanno ancora permesso di far emergere il suo talento. 
Kate lavora come elfo in un negozio di decorazioni natalizie, gestito da una donna nota come "Santa" (Michelle Yeoh), proprio come Santa Claus, che vede del gran potenziale in lei. È proprio fuori dal posto di lavoro che Kate incontra un giorno Tom (Henry Golding), aitante giovane troppo perfetto per essere vero. Il giovane è in grado di vedere attraverso le numerose barriere di Kate e di tirare fuori la parte migliore di lei. Dal quel momento la vita di Kate prende una svolta improvvisa e la ragazza riesce ad aprirsi così tanto con Tom da raccontargli addirittura cosa le è successo l'anno prima, quando ha rischiato di perdere la vita... (comingsoon.it)"

Premetto che non avevo letto molto della trama prima, l'ho guardato e basta. Pensavo che fosse una commedia romantica, e fino ad un certo punto lo è, ma poi cambia. Ad un certo punto però avevo capito cosa era successo...
Emilia è molto carina in questo ruolo. Kate e Tom sarebbero una bella coppia. In ogni caso il loro incontro è proprio quel miracolo che le serve per diventare una persona migliore. Il film è intriso di buoni sentimenti ovviamente. Molto carino. Mi è anche caduta qualche lacrima...

"Prenditi cura del mio cuore. Era destinato a te in un modo o nell'altro"

In italiano, il personaggio di "Santa" si chiama Natàlia. Emma Thompson è fantastica anche come donna slava nonchè madre rompiscatole.

giovedì 4 giugno 2020

Giovedì 04 giugno

Ammetto che avevo cominciato a scrivere questo post il 18 maggio (!!) poi l'ho lasciato in sospeso e lo riprendo oggi (sigh).
L'ultimo mio post risale a Sanremo, metà febbraio. Dopo di ciò non è che non avrei avuto nulla da dire, ma ho preferito non mettermi a riempire post su post a tema covid-19.
Ammetto di essere tra quelli che all'inizio l'hanno preso un po' sottogamba, come una polmonite particolarmente grave. Ciò che è successo nei giorni successivi ci ha fatto capire che forse non era così "semplicemente" classificabile. Ammetto che si è trattato di settimane strane. Io ho cominciato a stare a casa dal lavoro l'11 marzo. In realtà, il capo mi ha lasciato a casa più perchè la collega si è subito barricata in casa, e allora tanto valeva usare lo stesso trattamento. Grazie al cielo, coi miei compiti ero in pari, anzi mi ero miracolosamente messa avanti, quindi sono stata a casa piuttosto tranquilla, anche perchè da casa non riesco a lavorare in smart working, proprio non ho gli strumenti. Tra l'altro, le prime due settimane mi sono state scalate dai permessi, ma l'ultima di marzo e le prime tre di aprile siamo riuscite ad entrare nella cassa integrazione in deroga. Non ho ancora capito chi ci deve pagare quei soldi, ma va beh, pazientiamo.

Le prime due settimane le ho vissute proprio di ferie, nel senso che me ne stavo anche bene a casa mia. Ho ripulito un po', fatto diversi lavoretti creativi. Ho finalmente sbrinato il freezer. Ero abbastanza piena di energie e di idee. Se avessi avuto tutto il materiale avrei anche potuto dare di bianco in casa. Ho passato ore e ore a cercare di tenere su di morale alcune signore del gruppo di lettura e del gruppo fotografico, e questo forse aiutava anche me a stare su, a sentirmi in qualche modo utile. Ho smesso di guardare i programmi tv che parlavano del covid, perchè erano troppe le notizie contrastanti, le fake news. Ho cominciato a saltare tra i post di facebook per evitare ulteriori stupidaggini.
La terza settimana, che poi era quella precedente Pasqua, ho avuto un po' di tracollo. Un po' perchè l'idea di riaprire stava sfumando, un po' perchè forse avevo io bisogno di essere tenuta su. E' stata la settimana più dura. Poi forse è arrivata la rassegnazione e mi sono un po' sollevata. Io poi il 20 aprile sono stata richiamata in ufficio, quindi la mia pacchia è finita. Sì perchè ad un certo punto capisci che a casa stai proprio bene. A parte che mi mancava Cesare e che mi mancavano gli amici (dal vivo), da quando sono tornata in ufficio ho ripreso a dormire male e a mangiare peggio.
Per fortuna c'era internet. Non posso immaginare cosa sarebbe stato questo "lockdown" senza la possibilità di videochiamare le persone a cui voglio bene. E devo immensamente ringraziare Coop Voce che ha fatto una promozione di 100 giga gratis per un mese, che non sono riuscita a consumare del tutto, ma che mi permettevano una linea decisamente molto migliore del wi-fi di Alice (!!!).
I miei genitori, entrambi over 80, si sono convinti subito che non dovevano uscire. Quindi i vari giri per la spesa toccavano a me. Tornavo dalla spesa che ero a pezzi, dopo file piuttosto lunghe, carrelli con la spesa di una settimana per uscire il meno possibile. Non ero abituata a cose del genere. E tante volte seguivo la lista che mi scriveva mio padre delle cose che servivano a loro e poi dimenticavo di prendere tutto per me!
Ho avuto paura di attaccare a loro qualcosa. Questa era la mia paura più grande. Essendo l'unica ad uscire, ero l'unica che poteva contagiarli, nel caso mi fossi ammalata. Poi ho anche avuto modo di riflettere su tante cose.. se questo virus fosse arrivato quando io avevo 80 anni, chi si sarebbe preso cura di me? Non ho nessuno che si prenderebbe cura di me. Sono state riflessioni tristi e dolorose, che ad un certo punto ho dovuto provare a scacciare o non ne uscivo.

Invecchiando, sono diventata un po' scettica su tante cose, forse anche un po' cinica. Fin dal principio, quando sentivo in televisione dire che "questa esperienza ci avrebbe cambiati".. seh.. ma quando mai. Non ci ho creduto nemmeno per un secondo. Questa esperienza ha cambiato solo le persone che sono state colpite da vicino dal virus, o le persone che hanno già una loro sensibilità; ma le teste di cazzo tali erano prima e tali sono dopo, anzi, su alcune persone questa esperienza ha fatto davvero uscire il peggio di sè. Ho visto cacce alle streghe, gente che voleva sapere i nomi degli ammalati, gente che passava la giornate a guardare chi usciva e quanto stava fuori. E altro. Ho veramente a schifo una grossa parte del genere umano. 
Ciò che mi è veramente dispiaciuto, è che il covid ci ha reso sospettosi nei confronti delle persone che abbiamo intorno. I vicini di casa, per esempio. Chi di noi non ha pensato qualcosa tipo "oddio, non è che lui/lei potrebbe passarmi il virus?". Io sì, e questo mi ha messo davvero tanta tristezza addosso.
Non invidio il presidente del consiglio, Conte, che in questi mesi ha dovuto prendere tante decisioni difficili. Alcune condivisibili, altre più dubbie. Ma è poi facile parlare a posteriori. Io non avrei voluto essere al suo posto neanche lontanamente. E comunque, ringrazio che al governo ci fosse lui, perchè mi è piaciuto il suo modo pacato di fare. Non posso immaginare cosa sarebbe stato se al suo posto ci fossero stati altri personaggi, di cui non farò alcun nome, ma non ne salvo uno là dentro...

E comunque, siamo più o meno ripartiti. Ad aprile sarei dovuta andare in crociera. Ovviamente è saltata, e abbiamo messo una grossa ipoteca anche sulle ferie di agosto. Cesare è quello meno tranquillo. Da oggi sono anche state riaperte le regioni. Ho due coppie di amici che vorrei vedere al più presto, entrambe milanesi. Ma in terra lombarda i contagi sono ancora elevati, quindi chissà se e quando ci riusciremo a vedere. 

Perchè scrivo questo post? Perchè ho bisogno di ricominciare. Ho bisogno di ricominciare ad usare il blog, e non mi sentivo di andare avanti senza neanche qualche riga su cosa sono stati gli ultimi tre mesi. Pur non avendo utilizzato tutto il potenziale che avrei potuto, qualcosa non è andato male.
Mi sono principalmente dedicata a progetti di beneficenza. Per il gruppo delle "Mani generose" di Torino, ho dato fondo a tutti i bordini in tela aida che avevo per le scritte "benvenuti" che loro attaccheranno sugli asciugamani di una casa famiglia che seguono; sempre per loro ho fatto alcuni pupazzini e alcuni polipetti per i bimbi prematuri. Ammetto che sono soddisfatta del risultato. Appena possibile spedirò loro questo primo pacco, e se va tutto bene, ho altro cotone per fare polipetti. Ho lavorato molto ad uncinetto in questi mesi. In realtà, la mia mano, pur se già operata, non ha gradito moltissimo, e temo che questo sarà un dolore con cui dovrò convivere a vita ormai. 
Ad uncinetto ho anche quasi completato un Winnie Pooh per un'amica milanese. Oggi ho recuperato il pacco con il filato rosso per fare il giacchino e il marrone per il musetto; il corpo è praticamente fatto. Quando l'avrò finito, ve lo farò vedere. Il tutorial l'ho comprato su Etsy, ma è stata una notevole fatica, soprattutto in un paio di punti dove non riuscivo a capire come procedere; ma in un modo o nell'altro ci sono riuscita. Teoricamente ho anche il filato per fare Tigro per suo figlio, ma penso che dopo Winnie mi prenderò un po' di pausa dall'uncinetto.
Ho censito e trasferito la maggior parte dei gomitoli di filati vari nel mio armadio del materiale hobbistico. Tutti non ci stavano. E mentre scrivo che devo trovare il modo di smaltirne un po' prima di comprarne altro, beh, ovviamente ne ho già comprato altro ahahah. Ormai è sicuro che l'acquisto compulsivo di materiale creativo sta raggiungendo livelli patologici per me. Poco conta se ho le idee per utilizzarlo quando poi non lo faccio. Ho anche disfatto un paio di cose che avevo cominciato all'uncinetto, inutile lasciarle lì per quando le riprenderò, a quel punto si noterebbe la differenza nella mano e, "purtroppo", sono una perfezionista in queste cose. 
Ho fatto anche qualche esperimento in cucina. Quello che mi è venuto bene, e ne sono contenta, è la pizza, quella tonda con un po' di cornicione, come in pizzeria!
Ah, durante la quarantena mi sono messa un po' avanti coi lavoretti per Natale. Sì, avete letto bene, Natale. Ho finalmente provato gli stampi delle statuine del presepe che avevo comprato ad Abilmente ad ottobre. E ho finalmente fatto un esperimento con la tecnica petri dish e la resina, esperimento fallito in realtà, perchè ho usato troppo colore e quindi mi ha fagocitato tutto quello che c'era sotto. Ci riproverò. Con la resina ho anche provato lo stampo di un righello, fichissimo. Sono anche riuscita a creare dei ciondoli con alcune conchiglie raccolte lo scorso anno; non ho ancora completato le collane con cui voglio utilizzarle, ma siamo a cavallo.
Beh, stavo dimenticando una cosa: ovviamente anche io mi sono fatta le mie mascherine! Per pura fortuna avevo in casa sia del tessuno non tessuto, sia della stoffina di cotone. A parte un po' di incazzatura con la macchina da cucire, alla fine abbiamo imparato ad andare d'accordo. 

Mi sono resa conto che una delle mie paure nell'usare il materiale che ho, è che finisca e non lo riesca più a trovare uguale. Lo so che sembra assurdo però è così. Quando arrivo ad essere completamente soddisfatta di un progetto e non riesco più a replicarlo uguale, mi viene l'ansia. 

Fino a qualche tempo fa (13 novembre 2017) ero solita fare una lista dei progetti che avevo in programma o che stavo portando avanti. Non so se ricominciare a farla potrebbe essere uno stimolo. Vedremo. Per oggi ho scritto anche troppo. Magari, la prossima volta. 

domenica 9 febbraio 2020

Perchè Sanremo è Sanremo...

Eccoci qui alla serata finale di Sanremo. Da tre settimane ho detto a Cesare che stasera il telecomando lo tengo io. Infatti si è infilato le cuffie e sta guardando un film in streaming sul computer ahahah. Beh, io l'ho avvisato... per me il festival di Sanremo è una istituzione e quindi mi fa piacere vederlo, soprattutto la sera finale, visto che per impegni vari, alcune delle serate le perdo sempre. 

ore 20.53 – Il festival si apre con la banda dei Carabinieri che suonano l'Inno di Mameli. Sempre emozionante.
Poi arriva Cristiana Capotondi, vice presidente della Lega Pro (non lo sapevo) che presenta il suo ultimo film, in onda a breve, sul tema del femminicidio. 
Bellissima la sfilata (mentre suona) della banda dei Carabinieri che si congeda passando nella platea.
Sinceramente, a differenza di altri anni, non c'è una canzone che mi sia particolarmente piaciuta. Forse quella di Gabbani. Ieri sera la puntata è stata incredibilmente lunga. Io, va beh, soffro di insonnia, ma giuro che ero abbastanza provata. E immagino che stasera non andrà meglio... Poi ieri mi sono beccata in diretta la squalifica di Morgan e Bugo. Mah. Una coppi amale assortita che non credo sarebbe andata molto in là...

E partiamo con la gara. Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango”. Carina.
Vorrei fosse vero / Vorrei ora è chiaro / Sto qui come vedi / Io resto ancora in piedi / Sia nell’estasi o nel fango / Non mi importa / Quanta forza servirà / Anche nel buio più profondo / Della notte io lo so non mi perderò 

Secondo cantante: Elodie – “Andromeda”. Sempre molto elegante, anche se ha praticamente le tette di fuori. Il brano è scritto da Mahmood, in effetti un po' lo stile si sente. Carina ma niente di che.
La mia fragilità e la catena che ho dentro ma 
Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda Andromeda


Arriva Mara Venier, che per scendere le scale si toglie le scarpe. Grande! In effetti non capisco perchè ci debba essere per forza sta scalinata... 

Terzo cantante: Enrico Nigiotti – “Baciami adesso”. Non mi piace molto. Poi c'è un punto nel ritornello che mi ricorda una canzone di Michele Bravi. 
Tu sei quello che proteggo dentro me / Ancora adesso che ti leggo senza scrivere / Sei in ogni volta che non penso e penso a te / Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine / Baciami, baciami baciami adesso / Baciami, baciami baciami adesso

Siparietto di Fiorello. Sinceramente non mi ha fatto ridere molto durante le 3 serate che ho visto. Amadeus in compenso ha riso un bel po', e avendo perso la scommessa, stasera scende dalle scale con la parrucca di Maria De Filippi (alla quale saranno fischiate un bel po' e orecchie in queste sere...).
Amadeus e Fiorello insieme cantano "un mondo d'amore" di Gianni Morandi.

Quarto cantante: Irene Grandi – “Finalmente io”. Sempre molto bella lei, sempre con la sua grinta, anche se decisamente maturata, ma sempre con gli stivaletti, qualunque abito indossi. 

Perdonami adesso oppure è lo stesso / Io son fatta così / Ma quando canto… sto da Dio / Lo sai che quando canto… finalmente io! / Mi sento d’incanto… e il mondo è mio / E se ti manco… / Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio / E finalmente io! 

Arriva Diletta Leotta, giusto in tempo per lanciare la pubblicità. 

Quinto cantante: Alberto Urso – “Il sole ad est”. Non so se questa canzone sia adatta ad una voce tenorile come la sua.
Per te / Ho nel cuore il sole ad est / E nel mondo ovunque vada / Mi ricorderà la strada / Che porta fino a te / Sei come il sole ad est / Io lo so comunque vada / In questa vita complicata / Ritornerò da te 

Sesto cantante: Diodato - "Fai rumore". Pare sia in vetta alla classifica parziale.  In effetti, non è la mia preferita ma è piacevole.
Ma forse è questo temporale / Che mi porta da te, / E lo so non dovrei farmi trovare / Senza un ombrello anche se / Ho capito che / Per quanto io fugga  / Torno sempre a te / Che fai rumore qui, / E non lo so se mi fa bene, / Se il tuo rumore mi conviene, / Ma fai rumore sì, / Che non lo posso sopportare / Questo silenzio innaturale / Tra me e te.

Arriva Sabrina Salerno che, con Fiorello, saluta Claudio Cecchetto.

Settimo cantante: Marco Masini – “Il confronto”. Non mi dispiace.

Il cuore è un killer preso alle spalle / Il mondo è open sopra miliardi di stelle / Ma cosa aspetti a dire basta / E in quello specchio a urlare “cambia faccia” / Non sei arrivato qui per sbaglio / Hai dato tutto il peggio / Ma hai fatto del tuo meglio / E no la vita non è giusta / È che il passato ci esce dalla testa / Come canzoni dalla radio / Amori nell’armadio / Un po’ ti odio un po’ ti amo

Torna a cantare il vincitore della categoria nuove proposte, Leo Gassman. Io, sinceramente, preferivo la canzone della ragazza che è arrivata seconda.

Dopo la pubblicità appare Tiziano Ferro con un monologo sui 40 anni. Bello. praticamente non ha smesso di ridere da quando è iniziato il festival cinque sere fa. Canta “Alla mia età” poi un medley di “Non me lo so spiegare” / “Ed ero contentissimo” / “Per dirti ciao”. Meraviglioso.

Ottavo cantante: Piero Pelù – “Gigante”. Non male. Energica. 
Niente di proibito, tu sei benvenuto al mondo, mondo / È come una giostra la mente / Tu sei il re di tutto e di niente gigante / Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo / Fatti il tuo castello volante / Con la fantasia di un bambino… gigante

Torna Francesca Sofia Novello. Mah. Tanta polemica perchè Amadeus nella conferenza stampa l'ha definita "una donna che sa stare un passo indietro" (a Valentino Rossi) probabilmente esprimendosi male, ma sinceramente, credo che senza il suo famoso fidanzato nessuno avrebbe mai saputo chi fosse. E, sempre sinceramente, mi sembra fuori posto sul palco.

Nono cantante: Levante – “Tikibombom”. Testo interessante. Ma la canzone nel complesso non mi fa impazzire.
Hey tu, anima indifesa / Conti tutte le volte in cui ti sei arresa / Stesa al filo teso delle altre opinioni / Ti agiti nel vento / Di chi non ha emozioni 

Decimo cantante: Pinguini Tattici Nucleari – “Ringo Starr”. Mi ricordano un po' lo "Stalo Sociale" che ha cantato l'anno scorso. Però la canzone mi piace. 
Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più / Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu / In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr. 

Undicesimo cantante: Achille Lauro – “Me ne frego”. Stasera vestito in stile vittoriano. Piacerà o non piacerà, la verità è che da quando è cominciata la competizione, è probabilmente quello di cui si parla di più. Tutti a vedere come si concerà. Uno showman. La canzone non mi fa impazzire, lui non credo abbia una gran voce. Il testo però è molto interessante.
Me ne frego / Me ne frego / Dimmi una bugia me la bevo / Sì sono ubriaco ed annego / O sì me ne frego davvero / Sì me ne frego / Prenditi gioco di me che ci credo / St’amore è panna montata al veleno

Momento ecologista sulle note di "wonderful world" con le voci degli alunni della seconda elementare Alessandro Volta di Sanremo. 

Dodicesimo cantante: Junior Cally – “No grazie”. Premetto che non l'ho mai sentito nominare prima, quindi non ho idea di cosa canti, o se i suoi testi sono violenti ecc. ecc. A Sanremo è stato sempre molto elegante, grazie al cielo non ha tenuto su la maschera. Il testo è interessante. Il ritornello rimane impresso. Non gli farei vincere il festival, ma nemmeno arrivare ultimo.
Non ho i super poteri / Ma tra tutti riconosco / Chi fa la voce grossa / Sempre e solo di nascosto / Dovrei puntare il dito contro / E fare il populista / Non fare niente tutto il giorno / E proclamarmi artista

Tredicesimo cantante: Raphael Gualazzi – “Carioca”. Il suo look è terribile. La canzone è carina, movimentata, da ballare.  
Ma chi l’avrebbe detto / Sento solo la musica / Forse sei il diavolo / Ma sembri magica / Quanto tempo ho perso / La vita quasi mi supera / Resto qui adesso / Che si spegne la città / Bastava un sogno carioca / Non me ne importa di quel che pensi / Non me ne importa di quel che senti / Non mi ricordo neanche chi sei tu / Voglio sorridere dei miei sbagli / Voglio rivivere sogni immensi / Voglio una vita che non finisce più

Quattordicesimo cantante: Tosca – “Ho amato tutto”. Stasera ha abbandonato il look maschile per un bellissimo abito nero lungo. Bella canzone. Sembra la colonna sonora di un film romantico.
E come un pesce che non può più respirare / Come un palazzo intero che sta per cadere / Tu sei l’unica messa a cui io sono andata / Un volo che è partito / Svanito in fondo al blu / E io adesso farei qualsiasi cosa / Per sfiorare le tue labbra / Per rivederti

Quindicesimo cantante: Francesco Gabbani – “Viceversa” 
Ma se dovessimo spiegare, in pochissime parole / Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore / Basterebbe solamente dire, senza starci troppo a ragionare / Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa / Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa

Sedicesimo cantante: Rita Pavone – “Niente (Resilienza 74)”. Molto rock. Non mi fa impazzire però.
Niente, non ci ho capito proprio niente / Ma anche l’orgoglio si rimargina / Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi / Non ti accorgi che non servirà / Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi / Resto qui nel fitto di un bosco / E il tuo vento non mi piegherà 

Diciassettesimo cantante: Le Vibrazioni – “Dov’è". Ovazione per il maestro Peppe Vessicchio! Molto bello il cantante coi segni dell'alfabeto muto. A parte questo, canzone carina ma non mi piace particolarmente.
Cerco di sentire quello Che non so vedere / La mia solitudine È sul fondo di un bicchiere / D’acqua che m’inviti a bere / Ho sete di stupore / Mi puoi accontentare? / Chiedimi se sono fuori posto / In questo posto / Chiedi tutto basta che qualcuno / Mi risponda adesso

Arriva l'ospite, Biagio Antonacci. Canta “Ti saprò aspettare” poi un medley con “Iris”, “Quanto tempo ancora”e “Liberatemi” 

Diciottesimo cantante: Anastasio – “Rosso di rabbia”. Mi piace giusto il ritornello (panico panicoo). Non è il mio genere.
Ma dimmi come posso io / Che sono una bomba a orologeria / Sentire fermarsi quel ticchettio / Se muore la minaccia, muore pure la magia / E non conviene mica / Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica / Aspetto sto momento da un’intera vita / Sono nato per esplodere / Comincia a correre / Se non sento la paura, cosa vuoi che dica?

Diciannovesimo cantante: Riki – “Lo sappiamo entrambi”. Non mi dice molto.
Però qualcosa non torna / Tralasciando i ricordi che ho di te / Ti scrivo e dopo cancello / Non ti scrivo che tanto è inutile / Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu / Ti addormenti guardando la tivù / Chissenefrega di noi se non so / Quello che vuoi se non parli / Se ci diciamo di sì ma fingiamo / E lo sappiamo entrambi

Ventesimo cantante: Giordana Angi – “Come mia madre”. Non mi è piaciuta. Troppo mielosa. Un po' banale il testo. Mi ha un po' deluso perchè Giordana Angi, qualche mese fa, era in radio con una canzone meravigliosa (!!!), ma questa proprio è stata scritta apposta per Sanremo secondo me.
Sei tu il regalo dei miei compleanni / La luce accesa quando torno tardi / Il cuore più grande dove ripararmi / Stringimi forte a te


Ventunesimo cantante: Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso”. Avevo letto che questa canzone è stata proposta diverse volte, finchè Amadeus non ha deciso di metterla in gara. E con questi presupposti mi ero detta, chissà quanto sarà poco bella allora. Invece ammetto che non mi dispiace. 
Voglio parlarti adesso / Solo per dirti che / Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me / Voglio parlarti adesso / Prima che un giorno il mondo porti via / I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte / E quell’idea che tu resti un po’ mia / Non sarò mai pronto a dirti sì / Ma quando vai sai che mi trovi qui


Ventiduesimo cantante: Elettra Lamborghini – “Musica (e il resto scompare)”. Lo ammetto, è il ritornello che mi è rimasto più in mente fra tutte le canzoni, è orecchiabile, ballabile. 
E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella” / Io non ho mai smesso di sorridere / E anche se non mi hai detto mai “amore aspetta” / Tutto quello che resta quando penso a te è / Musica e il resto scompare

Ventitreesimo cantante: Rancore – “Eden”. Non mi piace più di tanto.
Ancora / L’uomo è dipinto nella tela / Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela / Si, solo di favole ora mi meraviglio / Vola / La freccia vola / Ma la mela è la stessa / Che resta in equilibrio / In testa ad ogni figlio


Momento anni '80 con Sabrina Salerno e "boys boys boys" (uh che ricordi). La prima parte con l'arrangiamento ninna nanna però no dai.

23° Riki
22° Junior Cally
21° Elettra Lamborghini
20° Giordana Angi
19° Enrico Nigiotti
18° Michele Zarrillo
17° Rita Pavone
16° Paolo Jannacci
15° Marco Masini
14° Alberto Urso
13° Anastasio
12° Levante
11° Raphael Gualazzi
10° Rancore
9° Irene Grandi
8° Achille Lauro
7° Elodie
6° Tosca
5° Piero Pelù
4° Le vibrazioni

La mia personale classifica vedeva al 1° posto Gabbani, 2° Masini, 3° Diodato, ma ho apprezzato molto anche i Pinguini ed Elettra Lamborghini. Come avete visto, ho azzeccato due del podio più i Pinguini. Sono curiosa di vedere come va a finire. Viene riaperto il televoto: 


Io forse direi: 1° Gabbani, 2° i Pinguini, 3° Diodato. 
All'1e30 viene dato lo Stop al televoto, mentre c'è il siparietto tra Amadeus e Fiorello che ballano i lenti (e qui ammetto di aver riso).
Fiorello Omaggia Fred Bongusto con una gran bella canzone che non avevo mai sentito ("amore fermati"). 
Anche Diletta Leotta si mette a cantare, un arrangiamento rap (?) di Ciuri ciuri.

Dopo la pubblicità, un ragazzo affetto da SLA, Ivan Cottini, balla insieme alla sua maestra Bianca Maria Berardi sulle note di Elisa.
Un'altra reunion: dopo 30 anni cantano insieme i Popcorn (Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Christian De Sica) Il siparietto è ovviamente scherzoso, ma la canzone è veramente carina! Sono a Sanremo per presentare il film in uscita a breve. 

Alle 2.04 viene svelato il 3° classificato: I pinguini tattici nucleari.

Omaggio ad Alberto Sordi, che nasceva cent'anni fa con un filmato d'epoca e con Edoardo Pesce che lo ha interpretato in un film per rai uno.

Il tenore Vittorio Grigòlo canta “E lucean le stelle". Poi un medley dei Queen:  Who Wants to Live Forever, Bohemian Rhapsody, Show must go on.

Poi abbiamo il momento spagnoleggiante (spero sia l'ultimo...) con Gente de zona che cantano “La Gozzadera e Bailando (quella di Ricky Martin)”. Vorrei capire che senso ha far cantare due pezzi così a quest'ora.. mah.

ore 2.24 prima dei Premi, viene annunciato un breve collegamento col tg e parte il disappunto del pubblico (peraltro il tg pare non sia pronto e quindi non parte).
Premio della Critica Mia Martini --> Diodato
Premio della sala stampa “Lucio Dalla” --> Diodato
Premio “SERGIO BARDOTTI” per il miglior testo --> Rancore
Premio “GIANCARLO BIGAZZI” per la miglior composizione musicale --> Tosca
Premio TIMmusic --> Gabbani

Alle 2.30 rimangono sul palco i due finalisti. Finalmente.

Il vincitore del 70° Festival di Sanremo è… Diodato.
Secondo classificato: Francesco Gabbani.

Buonanotte!

venerdì 31 gennaio 2020

The january challenge - day 31


The January Challenge 2020, Day 31 - Celebrate! 
Congratulations! You’ve made it to the last day of The January Challenge 2020. 
It doesn’t matter if you’ve done one or thirty-one challenges – today, we’re ending the month with celebration. Today’s challenge is to celebrate your creativity! You could create a January souvenir, make yourself a medal, have a dance – do whatever it is you love to do, in whatever way you love to do it. Go you… 
This isn’t where the journey ends. We hope that your creative January turns into a creative February – look out for the next steps coming to you very soon. Congratulations, Challengers!

Siamo al 31 giorno, l'ultimo della sfida. Ho scoperto dell'esistenza del gruppo "64MillionArtists" e di questa sfida da un libro che ho letto l'anno scorso. Mi ero detta "ci provo, perchè no?" Mi sono divertita, tanto. Mi spiace solo aver saltato una delle giornate, la 27, che a dire la verità una idea l'avevo ma non l'ho messa in atto.. pazienza.
Ci riproverò il prossimo anno! Intanto... festeggiamo!


The january challenge - day 27


The January Challenge 2020, Day 27 - Move-It Monday
It’s Monday morning, time to shake off the weekend and step into a new week.
Pick a song and move to your beat! Everyone is a dancer today, and in the words of DanceWest – ‘Dance like no-one is watching, dance like everyone’s watching!’ Dance in your bedroom, with your friends, your family, at work, on the bus, in your chair – dance to your favourite song, or groove through the day… Find a way to share your experience with pictures, video or words!

Ahimè.. questa sfida, alla fine, non l'ho recuperata. Avevo l'idea ma non l'ho realizzata.

The january challenge - day 30


The January Challenge 2020, Day 30 - Your Turn 

It’s the final stretch. Happy day 30! Individuals, communities and organisations around the country (and around the world!) have set the challenges so far. Now, it’s your turn… Make up and set someone else a challenge. Anything goes – as long as it inspires their creativity, is simple, fun, quick and free! Here is your chance to get the people around you doing, thinking and sharing… 
Challenge your friends or family, colleagues or other January Challengers.

Lo ammetto, questa sfida l'ho saltata a piedi pari e non conto di recuperarla. Non ho idee di sfide da lanciare e mi scoccia essere troppo banale. Vediamo cosa riserverà l'ultimo giorno, domani...

mercoledì 29 gennaio 2020

The january challenge - day 29


The January Challenge 2020, Day 29 - Rewind!
Day 29! It’s not long now until #TheJanuaryChallenge finale. Let’s rewind!
Today we want you to look back at the month of challenges so far, and choose the one that you want to have a go at today. You could repeat one that you really enjoyed, or would like to do differently. You might have missed one that you fancy trying! Now’s your chance – do today, your way…

Ci ho pensato un po', c'erano alcune sfide carine che avrei rifatto volentieri. Alla fine ho scelto quella del numero 22 (che peraltro è pure il mio numero preferito), decidere un colore e fotografare oggetti di quel colore. Ho pensato al rosso, poi mi piaceva anche il blu, e allora li ho fatti entrambi.





The january challenge - day 28


The January Challenge 2020, Day 28 - Story Hunter
Today’s challenge is to find just one of those stories, and listen. Ask someone older or younger than you for a story they are happy to share. It could be a story from school, one about a pet, a holiday mishap, a lucky escape, or the story of their day so far. Stories come in many shapes and sizes - and can be found in all sorts of places! You could ask somebody at work or school, a friend, a family member, or reach out to a fellow Challenger online.


Day 28. Story hunter. 
Yesterday I helped a friends' son in his school homework. At a certain point, he began talking about a video game where you can find lethal candies that can eat a piece of your body and kill you. For example, ananas flavoured candy can eat your brain I'm not sure that I would let my kid to watch a so terrible video game, but surely he was a lot excited to tell me this story


domenica 26 gennaio 2020

The january challenge - day 26


The January Challenge 2020, Day 26 - Makes Sense 
Today we’re thinking about the senses. Sound, touch, taste, smell and sight. If you could create an enjoyable experience for one of your senses, what would it be? Create a sensory experience to enjoy. What’s a place that speaks to one of your senses? Do you get lost in music on your way to work? Do you love the aromas when you’re making a meal? Do you love the feel of water, or your pet, or gooey slime? Make time to enjoy one of your senses today and find a way to share the experience or feeling.

The only place that speaks to all of my senses is the sea. But, as I can't go to the sea today, and I'm about 100kms far from it, the other thing that makes me feel fine is my cat searching for cuddles, a cup of tea and a book.



The january challenge - day 25


The january challenge. Day 25 Nature's stamp
There are patterns, shapes and textures all around us... 
Create a print inspired by, or using nature. You could use leaves or food (or hands!) to make your mark with a printed pattern, or use the shapes and patterns of nature to inspire a design...anything goes! What can you find in nature's stamp?

Lo stampo di una foglia fatto coi pastelli a cera. Non lo facevo da quando ero bambina mi sa!


The january challenge - day 23



The january challenge. Day 23. Poets for the planet.
If you could have one superpower, and use it to make a positive impact on the planet, what would it be?
Write a short poem to tell us all about your power and how it would make a difference to the planet. What issue would you tackle? What superpower do you need to do that?
"Imagining that I have a super-power helps me to keep raising awareness and celebrating the amazing planet we all share. For me, creativity is anything from singing along to a pop song, to writing poems - it’s anything that makes me feel energised and engaged with the world and people around me."
Poets for the Planet.

Sono rimasta indietro di un paio di sfide, perchè la settimana scorsa è stata abbastanza impegnativa😓 
If I had a superpower, I would like to sweep away all bad people in the world. Insolent, cheaters, thieves, criminals of all kind. No more wars. No one who prevails the others. I would like to have a world where people can live in peace with animals and nature all around.

venerdì 24 gennaio 2020

The january challenge - day 24


The January Challenge. Day 24 - Take Three 
Three is the magic number…! Create something using three ‘things’ around you. You might create a meal with three ingredients, a poem with three words, or a tower using three objects. You could get creative with three colours, three photographs, or even three people…

Tre oggetti. Ho scelto tre gattini di pannolenci che feci qualche anno fa.



giovedì 23 gennaio 2020

The january challenge - day 22


The january challenge. Day 22. Shaded path.
Take a new path and notice what you find along the way. What’s your colour of the day? Go on a short walk - outside, in your house, or in your imagination. Notice the things you see which are a shade of the colour you’ve chosen. Find a way of collecting or sharing what you’ve found.

Ovviamente ho scelto il mio colore preferito, il giallo. E queste sono solo alcune delle molte cose gialle che ho intorno.



martedì 21 gennaio 2020

The january challenge - day 21


The january challenge. Day 21. Your song.

Imagine you’re the greatest songwriter in the world. Write the first line of your next big hit. It could be a line from a verse or the chorus. Who would you dedicate your song to?


La mia canzone sarebbe ovviamente dedicata al mare.

The january challenge - day 20


The january challenge. Day 20. Ta-da list.


domenica 19 gennaio 2020

The january challenge - day 19


The january challenge.
Day 19. Taste of home.

Il mio cibo preferito, probabilmente sono gli spaghetti alla carbonara. Qui li ho rappresentati con dei fili di lana e delle perle (che simboleggiano il guanciale).
Ma se parliamo di casa, allora devo citare i tortellini. E allora ho fatto anche un tortellino, con un quadrato di pannolenci e una perla dentro.



The january challenge - day 18



The january challenge.
Day 18. Find a landmark
A landmark helps us find our way. If we’re busy going from place to place it might be the only thing we look up and really notice... 
Make a version of your local landmark using any objects you can find. Your landmark might be old, it might be new, natural, man-made, well known or a hidden gem. What makes it recognisable? You could use things you own, things you borrow or things you find to make your landmark.

Landmark è un monumento, un punto di riferimento. Ovviamente, parlando di Bologna non possono che essere le due torri. Così ho provato a farne un disegno molto stilizzato.




venerdì 17 gennaio 2020

The january challenge - day 17




The january challenge. Day 17. What do you stand for? 

I think that world would be better if every of us respect other ideas, avoid to damage other, live in peace with other. And for "other" I mean not only people, but also animals and nature.



#TheJanuaryChallenge 
 #64MillionArtists

giovedì 16 gennaio 2020

The january challenge - day 16


The january challenge. Day 16. Whatever the Weather
People take part in #TheJanuaryChallenge all over the country, and around the world. This year already people in Tanzania, Slovakia, Nigeria, Germany, Singapore (and more!) have shared their creative endeavours with us. How’s the weather where you are?
Capture the day in a frame inspired by today's weather. Create a frame using the things around you (you could use paper, material, a tree, your hands...) to capture your view.

Ho creato una specie di finestra e questo è quello che sivedeva fuori dalla finestra del mio ufficio stamattina. Cielo grigio ma con uno spiraglio di sole che provava a fare capolino.




#TheJanuaryChallenge 
 #64MillionArtists

mercoledì 15 gennaio 2020

The january challenge - day 15




The january challenge. Day 15. Here's looking at you.
Today is about turning 'I can't draw' into 'I am drawing'... Draw two quick and colourful self-portraits. One with your dominant hand and then another, using your non-dominant hand. This is about enjoying the process, not making a masterpiece! Give it a go and see what happens - what are the different qualities in the drawings? Which one do you prefer?

Day 15. I was going to not take parte to this request because I'm not able to draw, more over I don't know how to draw a self portrait. So I was going to cheating and draw someone I love very much: a cat. After have done it, I saw that all of you had draw a self portrait so I decided to try. The only thing near to reality are probably the hair made with the right hand 😂 Drawing is not my art




#TheJanuaryChallenge 
#64MillionArtists