giovedì 25 agosto 2016

La terra trema. Ancora.

Un nuovo terremoto ha devastato questa povera Italia. 247 vittime, e probabilmente il numero è destinato ad aumentare. Ovunque sui social si parla di questo, e spuntano richieste del tipo "mettiamo gli sfollati in albergo al posto dei migranti" o "devolviamo il montepremi del superenalotto ai terremotati". Per non parlare dei numeri a cui mandare gli sms solidali e iniziative varie.

Mi viene subito alla mente il 2012, quando è tremata l'Emilia. Sempre nel cuore della notte. Chi non l'ha provato non può capire la sensazione di paura costante che ti porti dietro. Perchè non è una sola scossa. C'è la prima, probabilmente la più forte, e poi tutte quelle di assestamento che seguono. 
E' una sensazione terribile. E ancora più terribile vedere le macerie di edifici in cui eri soltanto qualche ora prima.
In Italia si corre ai ripari sempre dopo che è successo qualcosa di grave.

Ho amici nel lazio, ho scritto a tutti e 3, una gran paura ma stanno bene. Ho un'amica dal Giappone che mi ha chiesto se stavo bene; ma questa volta io ero abbastanza lontana.

Non farò un lungo post di riflessioni, perchè su eventi come questi c'è poco da riflettere. C'è da stare male e provare a risollevarsi. C'è da stare molto male. Ma dopo il dolore deve ricominciare la vita. Più difficile lo so.
Ho scelto di non condividere post sul terremoto, perchè non diventi tutto uno spettacolo. Ho visto foto di persone che soffrono sbattute in prima pagina. Questo mi fa orrore. Sembra che i fotografi facciano a gara a chi fa la foto più "scioccante" per vincere la copertina di una rivista. No, non parlatemi di reportage documentativi, sul dolore delle persone bisognerebbe solo provare rispetto. 

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